Non mi riferisco alla sporcizia morale, che è molto più alta, ma a Cosenza, dove hanno pagato per pulizie mai avvenute; e, se scaviamo, magari la ditta pulitrice non solo non pulisce, ma non esiste nemmeno, e sarà un consiglio di amministrazione di dieci funzionari con un (01) operaio, ovviamente in malattia. Li mandino tutti in galera e gettino la chiave.
Mi chiedo però come mai non se ne sia accorto nessuno. Cominciamo con A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra); la Santelli, per otto mesi che non sono manco pochissimi.
Passiamo ai vicepresidenti, assessori e roba del genere.
Vediamo poi il triste elenco di dirigenti sanitari.
Studiamo i commissari regionali e i commissari delle ASP eccetera.
E poi domandiamoci come mai i medici, i pazienti e i loro parenti non si accorgevano di camminare in mezzo all’immondizia.
Conclusione: sbattere in galera i diretti responsabili, è cosa buona e giusta; ma non risolve granché, perché la sozzeria non è un caso, è un sistema. È che il presidente della Giunta chiude uno e due occhi sull’usciere, e l’usciere vota per il presidente cieco. In mezzo, politicanti, medici in voglia di primariato, carriere fantasiose, giudici dormienti, tamponi che vagano in scatole di cartone… eccetera.
La Calabria ha urgenza di un commissario, ma di quelli che dico io, giapponese e con pieni poteri; e che arrivi, inatteso, in un ospedale, e trovata la suddetta sporcizia, obblighi medici, infermieri, dirigenti e uscieri e munirsi di scopa e secchio, e pulire. Poi assuma tutti i provvedimenti penali e amministrativi che gli saltino in mente.
Poi, sempre all’improvviso, occupi il palazzo della Regione, e faccia un repulisti totale.
Tranquilli, ragazzi: non succederà mai.
Ulderico Nisticò