A botta calda


La Calabria vanta il primato di voto sì al referendum: vuol dire che lo sdegno nei confronti della classe politica di senatori e deputati è ancora più forte in Calabria che altrove. Del resto, li avete mai veduti? Tanto per fare nomi vicini: Vono e Viscomi. E anche gli altri, valgono quanto loro e meno. Politicamente parlando, ovvio: per tutto il resto, santi subito, in vita.

Ha stravinto, su scala nazionale, il sì; evidente il risultato politico, e, direi, morale, ma se ci sarà un effetto istituzionale, ne parliamo nel 2023; se ne parliamo, o non finirà a sceneggiata. Evitatemi lezioncine di diritto: abbiamo visto referendum vinti e caduti nel vuoto: responsabilità civile dei giudici; finanziamento dei partiti… Boh, aspettiamo.

Il sì era proposto dai 5 stelle, e il sì ha vinto; ma intanto le liste dei 5 stelle alle regionali crollano fino al sottosuolo: Toscana, 6.8%; Crotone, 4; per il Veneto, ci vuole il microscopio. Evidentissimo che chi ha votato sì, tra cui chi scrive, non si è fatto nemmeno sfiorare dal sospetto di votare 5 stelle, e ha votato sì solo per levarsi dai piedi qualche parlamentare inutile.

Quanto alle regionali, pareggio: il PD non perde, quindi il governo continua a campare; e Salvini ottiene successi, ma non vince. Il centrodestra governa 15 regioni, ma è in ordine sparso.
Avrebbe stravinto, il centrodestra, se in Puglia non avesse candidato un pluriciclato; in Toscana non so; quanto a De Luca, per il momento è invincibile come persona.

La non vittoria di Salvini – attenzione: in politica il pareggio non esiste, e chi non vince rischia la palude e la fine – è dovuta alla carenza di idee della Lega. Sacrosanta è la battaglia contro i clandestini, ovvio; ma identificarsi con questo solo tema, e nemmeno tema, solo ritornello, non basta. Anche l’argomento serio, quello di aiutare l’Africa in Africa, è sparito. Scarse nulle le opinioni della Lega su argomenti cruciali di politica interna, estera, economica… Scarse anche le proposte leghiste sui clandestini, a differenza della Meloni, che ne ha una chiarissima: bloccare militarmente le partenze. Ora gli toglieranno i Decreti sicurezza, perché le Boldrini e Lamorgese vogliono trionfare nel loro diabolico progetto di porti spalancati. Ah, il Papete!

Un’idea aveva espresso, la Lega, una volta sola e quasi per caso: l’uso dei BOT. Mai più Salvini tornò sull’argomento; fu una frasetta sparata così, e che non approfondì minimamente. Segno che la Lega ha i voti ma è priva di una cultura politica: ricorda anche in questo quell’accozzaglia di voltagabbana e arrivisti che fu Alleanza Nazionale di Fini, il cui massimo livello mentale fu Fisichella: e ho detto tutto! E cadde come meritava, AN, nel nulla eterno.
Esempio calabrese di Lega vuota, Spirlì, del quale, assessore muto, ignoriamo se esista davvero o non sia un’invenzione dei giornali. Se volete un esempio di cattiva politica della Lega, date un’occhiata a Soverato. Sui particolari, torneremo presto. Ha stravinto Alecci, come tutti pensavano. Ora studiamo le preferenze e di capire gli equilibri interni tra i vincitori.

Quanto ai vinti e miracolati dal regolamento con quattro, dico gli Jonici, per ora ritengo urgente, a proposito di Lega, le dim… ma no, che dimissioni: la destituzione immediata della Urzino; e consiglierei ai leghisti soveratesi di pretendere una riunione con Invernizzi e W. Rauti, e arrivare a muso duro, durissimo, e pretendere spiegazioni della loro totale assenza dal Soveratese in genere, e da Soverato in particolare, affidati entrambi in mani politicamente incapaci.

E per favore, non cercate di spiegarmi, con sorriso mellifluo d’ordinanza, che fu tutto un astutissimo e machiavellicissimo piano… tipo, per capirci, il Papete!!! Ahahahahahahahahahah.

Ulderico Nisticò