La questione dei lidi si può, secondo me, così riassumere: le gare andavano bandite un anno fa. Ne riparleremo. Ora affrontiamo qualcosina che non riguarda solo i bagni ma, diciamo, Soverato in generale.
Soverato presenta il quadro politico di un’Amministrazione che annovera una maggioranza di voti e consiglieri che non si vide mai dai tempi del podestà; e con una minoranza chi l’ha vista, a parte coincidenze personali e non politiche.
La maggioranza è composita di ideologie e di partiti; però i partiti a Soverato praticamente non esistono, e non assumono alcuna posizione su niente. Ancora peggio, l’opinione pubblica, che è muta su qualsiasi cosa. Ciò premesso, un marziano di passaggio penserebbe che a Soverato regni una ferrea dittatura dell’Amministrazione, tipo Corea del Nord.
E invece comanda chi può e obbedisce chi vuole, a Soverato. Esempio: il Piano spiaggia, un bel pezzo di carta mentre lo spettacolo degli stabilimenti balneari è il trionfo dell’arrangiarsi e del più arlecchinesco provvisorio.
Esempio: la sedicente Biblioteca comunale, senza custodi senza orari senza accesso, e aperta nel senso che la porta è lasciata a se stessa giorno e notte. Esempio: due spettacoli di mezzanotte a Capodanno, esattamente nello stesso orario e a duecento metri uno dall’altro.
Esempio: il fallimento del centenario del Gagini; ormai se ne riparla nel 2121. E non parliamo della rappresentazione teatrale che, secondo l’Amministrazione, si doveva tenere per le scuole, e nulla accadde.
Dilaga il millantato credito di associazioni e relativi presidenti. Se io fossi il sindaco, mi divertirei a convocare il presidente con tutti i suoi iscritti; e quando si presentano in tre (se tutto va bene!), depennare l’immaginaria associazione e tanti saluti! Vi piace, come idea?
Le attività di dette associazioni sono molto modeste, da paesini… no, a Pasqua scorsa proprio nei paesini hanno organizzato egregie cose, e a Soverato lo zero.
Tranquilli, alle prossime elezioni rivincerà l’Amministrazione per assoluta mancanza di alternativa; e rivinceranno le associazioni inesistenti, e gli intellettuali che scambiano i Saraceni con i Turchi e con i Puffi. Auguri.
Ulderico Nisticò