Abusa di minore per un anno, 34enne arrestato dalla Polizia


Nella nottata tra il 27 ed il 28 ottobre personale della Polizia di Stato del Commissariato di Lamezia Terme ha tratto in arresto in flagranza di reato I. A. lametino di 34 anni, perché resosi responsabile di violenza sessuale su minore di anni 14 e corruzione di minorenne.

Infatti fin dallo scorso mese di settembre la Polizia di Lamezia Terme aveva notato che un minore veniva accompagnato a tarda notte nei pressi della sua abitazione da un uomo adulto, con il quale scambiava effusioni sospette.

Il Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, dopo avere effettuato i primi accertamenti che hanno permesso di risalire alle generalità sia dell’adulto che del minore, ha informato immediatamente di quanto stava accadendo il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, dr. Salvatore Curcio, che unitamente al Sostituto Procuratore dr.ssa Emanuela Costa, hanno diretto le indagini, condotte dal Commissariato Lametino.

Le indagini, difficoltose per la delicatezza della vicenda, sono state effettuate anche a mezzo di attività tecnica, che ha impegnato per quasi un mese l’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Polizia ed hanno permesso di accertare che il minore, un ragazzo di 13 anni, subiva violenze sessuali da circa un anno da I.A., disoccupato e incensurato.

In particolare i poliziotti, nella serata di sabato, lo hanno tratto in arresto, dopo che l’uomo aveva compiuto atti sessuali con il ragazzo, in macchina in un parco cittadino, alla presenza di altro minore di anni 10. Infatti quando quest’ultimo si era addormentato, I.A. aveva consumato un rapporto sessuale con la vittima.

Il personale del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, avendo accertato che l’uomo aveva appena commesso il reato, lo ha tratto in arresto in Corso Numistrano di Lamezia Terme, dove si erano successivamente recati, per acquistare pizza e coca cola.

L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Catanzaro, mentre i due minori sono stati affidati alle rispettive madri. Le situazioni familiari dovranno assolutamente passare al vaglio degli organi competenti per salvaguardare la crescita dei minori che hanno bisogno di ambienti sani in grado di garantire un adeguato sviluppo psicofisico.


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