I cittadini di Acri vigilano. Un vero e proprio presidio di una cinquantina di cittadini a difesa del territorio si è spontaneamente realizzato la scorsa notte ad Acri. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 18 ottobre, è stata infatti diffusa la notizia che una grande gru stava attraversando le strade del all’interno del territorio comunale. I cittadini, preoccupati, si sono prontamente autoconvocati e hanno presidiato nottetempo strade e sentieri che conducono alla Sila Greca.
La lunga vigilanza è stata costituita da un raduno di circa cinquanta persone sul sito dove è prevista l’installazione di un singolo aerogeneratore di 995 Mw, alta circa 117 metri. L’originario progetto di mini eolico (si fa per dire) su Serra Capra – che prevedeva l’installazione di tanti altri aerogeneratori – si spera venga scongiurato anche grazie all’azione di alcuni residenti ed imprenditori del comparto agricolo, turistico e caseario della zona; questi ultimi, attraverso azioni legali, si sono opposti a questo inaudito e scellerato progetto che andrebbe a devastare uno dei territori più belli e produttivi dell’intera regione.
Le responsabilità di questo scempio sono evidentemente da ricercare in un’amministrazione locale poco lungimirante e sorda alle esigenze di coloro che questa terra la vivono quotidianamente e da essa traggono reddito per le proprie famiglie.
Ieri l’altro occorre aggiungere che il sindaco della cittadina Pino Capalbo, forse folgorato sulla via di Acri, ha sottoscritto l’appello promosso dai sindaci di Petrizzi e Sant’Agata del Bianco, firmato da oltre cinquanta sindaci calabresi, sardi e lombardi, ravvedendosi facilmente sulle decisioni prese da altri, come sullo stesso progetto di impianto eolico di Serra Crista cassato dalla Soprintendenza e dalla stessa Regione Calabria.
Ora, ha pochi giorni per ravvedersi sul progetto di “mini-eolico” di Serra Capra.
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
Presidio Acri Italia Nostra
Comitato Napa Popolo Unito
Coordinamento Regionale Controvento
Liberi cittadini