Fate due passi per Soverato, amici lettori, però muovendo la testa a destra e a sinistra: lo spettacolo che vi si presenterà più frequentemente è quello di vetrine buie e saracinesche abbassate, con qualche coraggiosa scritta AFFITTASI o VENDESI, che tuttavia rimane sempre lì, e nessuno compra e nessuno affitta. Variante, l’ACCORPAMENTO di negozi.
Tutti sappiamo, anche se quasi tutti fingono sia una cosa normale, che per l’AFFITTASI vengono chiesti canoni altissimi; e uno dovrebbe pagare, diciamo, 1.000 € mensili, pare anche di più.
Attenti qui a questa lezioncina di economia: economia, non finanza. Se uno potesse pensare di ricavare ogni mese 5.000 €, e, detratti i 1.000 del fitto e altri 1.500 di spese varie, guadagnare 2.500, ebbene la faccenda non sarebbe da arricchimento, ma sufficiente per vivere. Se invece uno non può pagare 1.000 € di fitto, ciò significa che non ricava 5.000, anzi nemmeno 3.000. Perché dico economia e non finanza? Perché non è una questione di soldi di carta, ma dell’evidenza che i negozi non hanno clienti a sufficienza. Se ne avessero, le spese sarebbero ampiamente compensate dalle vendite; e invece, e palesemente, non è così.
L’argomento non pare turbare molto la pubblica opinione e la politica locale: ammesso, e non minimamente concesso, che a Soverato ci sia della politica.
I pochi che ne parlano se la pigliano con internet e con i grandi centri commerciali; e anche questi fattori hanno un loro peso. È però molto più vero che ci sono elementi di debolezza tipici della sociologia soveratese:
- l’invecchiamento dell’offerta commerciale al dettaglio e lo scarso aggiornamento: non c’è nessuno che faccia un’analisi sociologica del 2025, a Soverato?
- l’invecchiamento della popolazione, e l’età non è certo un incentivo a spendere;
- la netta prevalenza di stipendi, anzi sempre di più pensioni: e sappiamo bene che il reddito fisso dell’euro non è quello di un tempo;
- la riduzione nella durata dell’unica risorsa di denaro fresco, la balneazione estiva: altro che destagionalizzazione!
- la rarità, quando non assenza, di turismo alternativo all’ombrellone;
- e, perché no, i fitti altissimi dei magazzini: una piaga che andrebbe combattuta con opportuni provvedimenti;
- idem per il nero degli appartamenti in fitto abusivo.
Secondo voi, qualcuno risponderà? Secondo me, no.
Ulderico Nisticò