Il gruppo consiliare CHI.CE, insieme agli altri componenti dell’opposizione, aveva formalmente chiesto al sindaco Domenico Donato la convocazione di un incontro dei capigruppo per discutere dell’adesione del Comune di Chiaravalle Centrale al Parco Naturale Regionale delle Serre.
Un’adesione che riteniamo fondamentale per tutelare il nostro territorio comunale dalle sempre più frequenti aggressioni speculative: progetti di impianti eolici invasivi, sfruttamento improprio delle risorse naturali e una visione miope del nostro patrimonio paesaggistico.
Un patrimonio che appartiene a tutti e che merita di essere valorizzato con uno sguardo lungo, non svenduto per interessi particolari o elettorali. D’altronde, l’ingresso della nostra cittadina nell’Ente con sede a Serra San Bruno aprirebbe vitali possibilità di risorse e sviluppo nel presente e nel futuro, specie in un’ottica di ulteriore crescita dello stesso Parco da regionale a nazionale.
In un colloquio diretto con il nostro capogruppo, il sindaco Donato aveva riconosciuto l’importanza del tema, illustrando inoltre una prima mappatura, che noi riteniamo quanto meno interessante, proposta dall’Ente Parco delle Serre sulle aree del territorio chiaravallese da annettere al Parco. Nella stessa occasione aveva ammesso di aver subito pressioni da parte di gruppi legati al mondo venatorio, fermamente contrari all’ingresso di Chiaravalle nel Parco.
Ciononostante, il sindaco aveva garantito la convocazione di un incontro tra i capigruppo per affrontare questa questione, che è di rilevanza trasversale e supera le appartenenze politiche. Ma non l’ha fatto. Non ha mantenuto la parola data. E, forse, sbagliamo noi a meravigliarci ancora.
Di fronte a questo ennesimo atto di chiusura e mancanza di rispetto istituzionale, oggi CHI.CE, insieme alle altre forze di opposizione, chiede la convocazione urgente di un Consiglio Comunale dedicato a questo tema. È tempo che su una questione così delicata si apra un dibattito pubblico, trasparente, alla luce del sole, e che ciascuno si assuma le proprie responsabilità davanti alla cittadinanza.
Non permetteremo che il destino ambientale, paesaggistico ed economico del nostro Comune venga deciso da pressioni opache o da silenzi calcolati. Chiaravalle merita coraggio, visione e rispetto delle regole democratiche.