La quinta di CIVM porta nel fine settimana i duellanti a correre la IX edizione della Morano-Campotenese sulle rampe veloci del Pollino. Cresce l’attesa per una classicissima entrata in poche edizioni ufficiali nel cuore del nutrito popolo dei girovaghi delle salite. I motivi del successo di questa corsa automobilistica, indubbiamente molteplici quanto palesi.
Raggiungere Morano Calabro dallo svincolo dedicato dell’autostrada del Mediterraneo è di una facilità estrema percorrendo un breve tratto e per la gran parte rettilineo. Questa è una gara dove l’ago del contagiri si trova spesso a lambire la zona rossa, dove le velocità di punta raggiunte sono inimmaginabili e dove i motori debilitati tirano le cuoia.
Qui i cavalli a disposizione si sfogano tutti o quasi a pochi metri dallo Start già prima di incorrere nell’insidia costituita dal pontino nei pressi della dismessa casa cantoniera. Pare una corsa più facile d’altre la Morano-Campotenese ma in realtà tra inganni diffusi sull’intero percorso ed elevate velocità di punta, ne risulta assai difficile e rischiosa. Qui più che in altri luoghi nulla viene lasciato al caso. La squadra organizzatrice capitanata da Mario Arcieri lavora alacremente tutto l’anno per garantire alla manifestazione tutto quello di cui una gara titolata necessita.
In quello che entra di diritto nella lista dei più bei borghi d’Italia la corsa automobilistica si fa festa perchè divenuta nel tempo e soprattutto vissuta dagli oriundi malgrado i disagi alla viabilità che eventi di questo tipo possano portare, valore aggiunto di un posto che merita a prescindere di essere visitato per la propria storia e per la diffusa arte che custodisce.
A garanzia del successo annunciato della IX edizione della Morano- Campotenese, gli oltre duecento iscritti in viaggio verso il Pollino.
Massimiliano Giorla