Allarme Tariffe e Telemarketing, il Ddl Concorrenza tra rincari e maggiori libertà per le Telco


Il dibattito sul Disegno di Legge Concorrenza in discussione al Senato si accende con emendamenti proposti dalla maggioranza di centrodestra che, se approvati, potrebbero ridisegnare drasticamente il rapporto tra operatori telefonici e consumatori, con possibili conseguenze negative per questi ultimi.

​Al centro delle polemiche vi è in particolare una proposta, avanzata da Forza Italia, che mira a legittimare l’adeguamento automatico annuale dei prezzi delle offerte telefoniche in misura superiore all’inflazione.

Secondo l’emendamento, il cliente sarebbe sì informato del rincaro con almeno due mesi di anticipo, ma non avrebbe più la possibilità di disdire gratuitamente l’abbonamento a seguito di tale aumento.

Di fatto, l’incremento di prezzo legato all’inflazione non verrebbe considerato una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, eliminando il diritto di recesso senza penali attualmente previsto in questi casi.

​Questa mossa, che riporterebbe in auge pratiche già tentate in passato da alcune compagnie telefoniche e in parte limitate da provvedimenti dell’AGCOM, è vista dalle associazioni dei consumatori come un pesante arretramento delle tutele, aprendo la strada a un contesto con maggiore libertà per gli operatori e minori garanzie per gli utenti.

​Telemarketing e Portabilità: Via Libera ai Call Center?
​Non meno critici sono altri emendamenti, depositati da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Italia viva, che riguardano il settore del telemarketing. Tali proposte puntano a modificare le normative sull’utilizzo dei dati relativi alla portabilità dei numeri telefonici.

Attualmente, il database che gestisce il passaggio da un operatore all’altro è riservato a fini puramente tecnici. Gli emendamenti in discussione, invece, intendono consentire ai call center di utilizzare questi dati per finalità promozionali e commerciali, a patto che il cliente abbia preventivamente espresso il proprio consenso.

Questa novità, secondo gli esperti e le associazioni, potrebbe innescare una nuova ondata di telemarketing aggressivo e chiamate promozionali mirate, esponendo i consumatori a un maggiore rischio di abusi proprio nel momento in cui stanno valutando o effettuando un cambio di gestore.

​Il testo del Ddl Concorrenza è in lavorazione da mesi in commissione Industria al Senato, e la votazione sulle proposte di modifica dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

L’esito di questo processo legislativo è atteso con grande attenzione, in quanto potrebbe definire un nuovo equilibrio, o squilibrio, nel mercato delle telecomunicazioni italiano.