All’IC “Corrado Alvaro” di Chiaravalle si è svolto un corso di formazione su “Adozione a scuola”


«È l’inizio di un percorso, non la fine di un corso», questo quanto dichiarato dalla dirigente Maria Carmen Aloi, a conclusione di un ciclo di incontri formativi su “Adozione a scuola”, tenutosi presso l’Istituto Comprensivo “Corrado Alvaro” di Chiaravalle Centrale (Cz), con la collaborazione del Consultorio di Chiaravalle e dell’Equipe Territoriale per le Adozioni Nazionali e Internazionali.

Un primo passo che nel prossimo anno scolastico porterà: alla creazione di un protocollo d’accoglienza per i bambini adottati tra la scuola, i genitori e tutte le agenzie territoriali che possono sostenere l’inclusione dei bambini adottati e alla costituzione di un team adozioni a supporto dei ventitré plessi dell’Istituto, che includono Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, e che ricadono nei comuni di Chiaravalle, Cardinale, Torre di Ruggiero, Cenadi, Olivadi, Palermiti, Petrizzi e San Vito sullo Ionio.

Un corso di formazione scaturito dalla necessità, sollecitata da un gruppo di genitori adottivi, di soffermare l’attenzione sulla presenza di alunni adottati, soprattutto internazionalmente, che nelle scuole italiane rappresenta una realtà abbastanza rilevante, dall’intuizione e sensibilità della dirigente scolastica, Aloi e dalla disponibilità di Giuliana Orlando, dirigente psicologa del locale Consultorio e membro dell’Equipe adozioni dell’Ambito Soverato.

Un’occasione di crescita professionale e umana, di dialogo e confronto per il mondo della scuola che tiene conto della circostanza, ha evidenziato la dirigente Aloi «che molti bambini vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai sei anni. Alla condizione adottiva non corrisponde un’uniformità di situazioni e di bisogni; i bambini adottivi possono essere portatori di condizioni molto differenti.

Per garantire il diritto allo studio degli alunni adottati e favorire il pieno inserimento nella scuola, il Ministero dell’istruzione e del Merito ha aggiornato nel 2023 le “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio delle alunne e degli alunni che sono stati adottati”, pubblicate nel 2014. Le stesse hanno rappresentato la base del corso finalizzato ad approfondire le peculiarità della condizione adottiva, in ragione della capacità di incidere in maniera significativa e positiva nel percorso scolastico dei minori adottati».

«Strutturare una metodologia di accoglienza a scuola, in grado di garantire il benessere di queste alunne e di questi alunni sin dalle prime fasi di ingresso in classe, rappresenta la migliore premessa per una positiva esperienza scolastica negli anni a seguire» ha osservato la dottoressa Orlando.

Con le sue “pillole di riflessione” la stessa si è soffermata sull’importanza di creare relazioni collaborative tra scuola e famiglia, relazioni efficaci, su specificità dell’apprendimento, sull’esigenza di parlare con appropriatezza di storia personale e di adozione.

Negli incontri, di circa due ore ciascuno, i contenuti a carattere teorico si sono alternati a momenti dedicati alle domande e alla condivisione.

Il corso è stato destinato, su adesione volontaria, alle funzioni strumentali, ai referenti Inclusione, bullismo, progetti di istituto e ai responsabili di plesso. Oltre al personale docente vi ha preso parte anche una componente dei genitori.