Antonietta Santacroce: “Il Festival d’Autunno crescerà ancora”


Festival d’Autunno: una rassegna sempre in crescita che nel corso delle sue quattordici edizioni è riuscito a mantenere alto il livello culturale delle proposte e che in futuro continuerà a perseguire gli obiettivi fin qui raggiunti, cercando di migliorarli. E’ questo il senso dell’incontro tenutosi stamani presso la Sala Giunta della Camera di Commercio di Catanzaro. Alla presenza del direttore artistico Antonietta Santacroce e di Paolo Abramo, presidente dello stesso ente camerale, nel corso del dibattito odierno animato dai giornalisti presenti, il cui contributo è stato diretto e concreto, è apparso ancora più evidente quanto il Festival d’Autunno sia un punto focale della cultura calabrese. Un festival che, da sempre, persegue l’obiettivo di mettere in risalto gli aspetti spettacolistici, di carattere nazionale e internazionale, e che pone l’accento sulle problematiche della nostra terra e del Sud intero. Le immagini proiettate all’inizio della conferenza stampa, che hanno fatto rivivere i momenti salienti dell’intera edizione, sono state eloquenti del valore culturale di un Festival che anche quest’anno ha riscosso un enorme successo in termini di critica e di presenze.

Il rock progressivo di Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis che in un concerto acustico pensato l’Italia ha ripercorso le tappe importanti della sua carriera, i classici della canzone napoletana riletti in chiave jazz da Massimo Ranieri, accompagnato da una band di grandi musicisti jazz come Enrico Rava, Stefano Di Battista, Rita Marcotulli, Stefano Bagnoli e Riccardo Fioravanti, e in chiusura il duo Gino Paoli e Danilo Rea, autentici mattatori di una serata dedicata alla musica leggera italiana e internazionale, sono stati i protagonisti della sezione musicale.

Accanto a questi eventi, segnalati anche da riconosciute testate nazionali tra le quali Radio DeeJay, grande interesse hanno suscitato i cinque appuntamenti della sezione “Kalon Brion. Lo spirito della Calabria,la Calabria dello spirito”, ognuno dei quali ha presentato aspetti e problematiche volti alla riflessione e nei quali fondamentale è stata la presenza di personaggi di spicco del giornalismo, del mondo religioso, della politica e del costume come il regista Erminio Perocco, gli archeologi Chiara Raimondo e Francesco Cuteri, don Aniello Manganello, prete di frontiera a Scampia, S.E. Mons. Mimmo Battaglia, vescovo di Cerreto-Telese, Carlo Puca, giornalista di Panorama, Michele Albanese, giornalista de Il Quotidiano della Calabria, Mimmo Lucano, sindaco di Riace,  e Gerardo Sacco, orafo crotonese apprezzato in tutto il mondo. Da menzionare anche la produzione teatrale originale dedicata a Letterio Di Francia che ha consentito al Festival di attuare sia la riscoperta  delle opere di un importante umanista calabrese del secolo scorso, sia la valorizzazione degli artisti calabresi di Teatro Incanto.

«Il forte riconoscimento ottenuto in questa edizione – ha dichiarato Antonietta Santacroce – ha avuto riflessi positivi sia in termini di gradimento del pubblico rispetto le nostre proposte, sia in termini di indotto sul tessuto cittadino. Il Festival d’Autunno ogni anno contribuisce a destagionalizzare l’offerta culturale nella nostra regione, rappresentando un importante attrattore che rende possibile l’aumento del prodotto turistico in una stagione che solitamente subisce una diminuzione del flusso come stimato dal Sistema Turistico Regionale».

Anche i social (Facebook, Twitter, Instagram) e il sito internet del Festival hanno contribuito ad aumentare la visibilità del Festival, grazie alle ventitremila visualizzazioni di www. Festivaldautunno.com; 3.500 sono stati i contatti su Facebook e oltre 30.000 le visualizzazioni dei diversi video caricati sulla pagina YouTube. Importante anche il successo nelle dirette streaming e i live sulla pagina Facebook. Numeri importanti che sottolineano anche la presenza di un pubblico diversificato proveniente dai canali tradizionali ma anche dal mondo dell’università. Infine da segnalare le presenze che, per i grandi eventi, sono giunte dalle cinque provincie calabresi,  ma anche da fuori regione, soprattutto da città come Napoli, Foggia, Bari, Roma, dal nord Italia e dalla Svizzera.

Ineteressanti gli interventi dei giornalisti presenti che hanno riconosciuto il valore assunto in questi anni dal Festival d’Autunno e che, attraverso le loro osservazioni, hanno dato vita a nuovi spunti per una ulteriore crescita. «Siamo già pronti – ha concluso il direttore artistico – a dare di più al nostro pubblico. Il Festival vive dodici messi all’anno creando i presupposti per le edizioni successive e sarà così anche per la prossima stagione che verrà pensata e realizzata sin dai primi giorni successivi le feste natalizie. Il tempo necessario per rigenerarsi e potremo ripartire con le idee chiare».

Nuovi progetti attendono il Festival d’Autunno, realtà consolidata nel panorama degli eventi culturali della Calabria, che sicuramente nel prossimo futuro riserverà ulteriori momenti di crescita legati sempre all’obiettivo che esso stesso si propone di perseguire: lo sviluppo della cultura in Calabria.


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