Armi in una pizzeria di Brescia, arrestato un calabrese


La Polizia di Stato di Brescia, a seguito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica (Paolo Savio), ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brescia (Paolo Mainardi), 2 soggetti, A.A., 54enne di origine calabrese e G.A., 40enne di origine campana, ritenuti responsabili, in concorso con Sorrentino Massimo, della detenzione delle armi (due revolver e due fucili a canne mozze) rinvenute e sequestrate all’interno della pizzeria i Tre Monelli.

Nei giorni scorsi, il Tribunale del Riesame, in esito all’appello promosso dalla Procura di Brescia e sulla base delle nuove prove, aveva disposto, con provvedimento non ancora esecutivo, la misura cautelare in carcere anche a carico di Sorrentino.

In particolare, le nuove indagini condotte dalla Squadra Mobile, si sono basate principalmente sull’analisi delle immagini del sistema di sorveglianza della pizzeria (costituito da ben 10 telecamere), che hanno permesso di accertare che, in occasione dell’introduzione delle armi all’interno del locale, oltre a Sorrentino e al suo cameriere, tuttora detenuto e che aveva provveduto al materiale trasporto, erano presenti con specifico ruolo di palo i due soggetti colpiti da misura cautelare.

La visione del video è stata resa difficoltosa anche dalla protezione di una password che Sorrentino si era rifiutato di fornire agli investigatori che, tuttavia, sono riusciti ad individuarla dopo alcuni tentativi. Il soggetto calabrese arrestato è stato ritenuto, in passato, contiguo ad una cosca di ‘ndrangheta operante in provincia di Reggio Calabria.


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