Assenteismo all’Asp – Facevano la spesa e giocavano alle slot machine, 18 indagati


Operazione anti-assenteismo all’Azienda Sanitaria Provinciale. I carabinieri, infatti, hanno eseguito 18 misure cautelari a carico di altrettanti dirigenti e dipendenti dell’azienda sanitaria provinciale di Rogliano. Dalla spesa al supermercato alle slot machine, sono 725 gli episodi di assenteismo documentati dai carabinieri che hanno portato all’Operazione odierna denominata “All Walking”. In particolare, i carabinieri della compagnia di Rogliano stanno eseguendo 18 misure cautelari, 4 sospensioni e 14 obblighi di presentazioni alla polizia giudiziaria, emesse dal Gip del tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, nella persona del sostituto procuratore titolare del fascicolo d’indagine, Giuseppe Cava, del procuratore capo, Mario Spagnuolo e dell’procuratore aggiunto, Marisa Manzini.

Le indagini, condotte dall’aliquota operativa della compagnia carabinieri di Rogliano, sono partite da numerose segnalazioni pervenute ai carabinieri che lamentavano il comportamento disinvolto di alcuni dipendenti dell’azienda sanitaria provinciale che, anziché trovarsi sul posto di lavoro, venivano visti sistematicamente per le vie della cittadina occupati nelle faccende più disparate, dal fare la spesa al supermercato fino ad arrivare a spendere il tempo pagato dai contribuenti giocando alle slot machine. 6.000 ore di filmati e oltre 200 servizi di osservazione e ben 725 episodi di assenteismo documentati dai carabinieri, che hanno monitorato ogni movimento dei dipendenti. Ogni giorno c’era qualcuno che si occupava di strisciare i cartellini per tutti, scattava cosi la libera uscita in paese e anche in provincia. Infatti, c’era chi non si faceva scrupoli di accompagnare i figli a scuola per poi tornare tranquillamente a casa. C’era anche chi svolgeva attività nel proprio studio privato durante l’orario di servizio. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nella conferenza stampa alla Procura della Repubblica di Cosenza alla presenza del procuratore capo, Mario Spagnuolo.


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