Auto contro moto, muore diciottenne


Non hanno sortito l’effetto sperato le cure praticate a Pasquale Tropeano, lo studente del liceo scientifico di Tropea, coinvolto in un incidente stradale sulla ex 522 lo scorso 13 agosto tra Tropea e Santa Domenica di Ricadi e morto ieri nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Pugliese di Catanzaro.

La famiglia del ragazzo, nonostante l’immane dolore che l’ha colpita, ha deciso tuttavia di donare gli organi. In extremis, a seguito di un’emorragia cerebrale, i medici avevano tentato un’operazione disperata, servita soltanto per accertare la morte cerebrale del povero Pasquale, che si trovava sulla sua moto con un coetaneo quando è stato investito da un’auto. I carabinieri hanno disposto il sequestro della cartella clinica. Non è chiaro ancora quando la salma verrà restituita ai familiari per i funerali.

La Procura di Vibo Valentia, nel frattempo, ha da giorni iscritto nel registro degli indagati Giuseppe Rombolà, 25 anni, di Drapia che era alla guida dell’auto scontratasi con i due giovani. Inizialmente nei confronti del giovane, difeso dall’avv. Mario Bagnato, era stato ipotizzato il reato di lesioni gravi. Capo d’imputazione che il pm Concettina Iannazzo potrebbe adesso modificare.

La Fiat Punto sarebbe sopraggiunta alle spalle del motorino di Pasquale Tropeano che percorreva l’arteria, insieme ad un suo amico di 17 anni che si trovava su un altro motorino. Stando alle ricostruzioni, la vettura si sarebbe abbattuta prima sul ciclomotore guidato dalla vittima e poi avrebbe colpito anche l’altro. Accortosi dell’accaduto, l’autista si sarebbe poi fermato per soccorrere i feriti. Ma per Pasquale Tropeano tutto è apparso inutile.


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