Autonomia differenziata e soldi


 Una persona che nomino perché ormai è solo un opinionista, Cirino Pomicino, ha fatto un calcolo: a Sud la media dei progetti comunali per i fondi del PNRR è di 70.000 €, settantamila. Dice lui, “il costo della ristrutturazione di un appartamento”. Scorda però che sono cifre lorde, e levate IVA etc, manco basterebbero.

 Ora, ammesso che l’Europa, in un momento di generosità folle, di soldi ne mandi non 70.000 ma 140.000 o 210.000, sono sempre insignificanti bruscolini; e vorrei anche vedere che progetti, e l’immagino! Del resto, con 70.000 € e 210.000. nemmeno si coprono le innumerevoli buche delle strade interne. Insomma, mandare soldi per cose del genere significa due cose: nominalmente, uno spreco; di fatto, siccome poi manco li spenderanno, una partita di giro per farli poi tornare a Bruxelles, che li darà a Praga, a Madrid, a Milano… dove invece fanno progetti grossi, e spendono i soldi.

 Ecco i risultati di una situazione che, alla data del 17 maggio 2023, è SENZA autonomia differenziata; e in cui la Calabria sta per perdere un miliardo della gestione Oliverio, e non mi pare stia facendo moltissimo per i tre miliardi che dovrebbe spendere dal 2021 al 27. Dal 2021? Ma siamo già nel 23. A metà anno!

 Perché spaventarsi dunque se ci sarà, prima o poi, l’autonomia differenziata a Sud? Potrei capirlo se le cose andassero bene e qualcuno temesse un peggioramento; ma le cose vanno malissimo, e proprio perché da sempre calano sul Meridione soldi a pioggia, che nessuno utilizza seriamente.

 Piovono soldi, eccome, e da sempre. Vi ricordo SIR, Isotta Fraschini, Saline… e infiniti altri imbrogli costati fiumi di denaro e che non resero nulla. Vi ricordo che il megaporto di Gioia Tauro ha una ferrovia da manco un anno. Vi ricordo… Ma che ve lo ricordo a fare, se poi devo leggere i soliti piagnistei e le solite richieste di altro denaro?

 Altro denaro non per un’idea precisa, ma per avere denaro. Qualcuno, sfidando il ridicolo, sostiene che i comuni calabresi dovrebbero avere soldi per assumere chi faccia i progetti… e poi tenerseli a vita in qualche polveroso ufficio. Come se io, chiamando un idraulico per un guasto, lo dovessi poi mettere nello stato di famiglia. E invece lo pago, e tanti saluti.

 Non abbiamo abbastanza sederi piatti sulle sedie della Cittadella? Li si metta a lavorare! Non sono capaci? E lo so chi sono: si mandi loro un ordine di servizio, non ottemperando al quale vadano sotto commissione di disciplina. Diventeranno capaci, con questo? Certo che no, ma si daranno malati, e non faranno altri danni.

 Ci sarà, in questa sonnacchiosa Calabria, chi ha da suggerire qualcosa? E chi sa stendere un progetto e tradurlo in qualche lingua? Lo si cerchi. Esempio, i Bronzi: ora, con un anno di ritardo, il Consiglio Regionale vuole fare qualcosa. Si rivolgeranno a chi di Magna Grecia sa, magari in greco e latino, o all’amico dell’amico? C’erano tre milioni da spendere, nel 2022: mi dite che fine fecero? E se ci sono ancora, li spendiamo?

Ecco come si fa seriamente l’autonomia differenziata.

Ulderico Nisticò