
Sigonella
Ogni tanto si torna a parlare di basi americane in Italia; oggi a proposito di eventuale guerra direttamente condotta dagli USA contro l’Iran. A tale proposito hanno chiesto notizie alla Meloni in Canada, e lei si prende tempo per rispondere.
Metto le mani avanti a favore di certi miei amici social, famosi per la loro straordinaria capacità di cadere dal pero. Le basi americane in Italia non le ha messe la Meloni nell’ottobre 2022, ma ci sono dal 1943, da quando gli Angloamericani (allora esisteva anche la G. Bretagna come potenza mondiale) sbarcarono in Sicilia, poi a Salerno, poi nell’aprile del 1945 dilagarono vincitori fino alle Alpi. E se le basi americane sono previste da qualche articolo segreto del Trattato di pace del 1947, lo firmò, muto, De Gasperi. Chissà quanti altri articoli segreti…
E certi altri amici miei, inclusi quelli di destra conservatrice, non giochino con le parole: sono basi americane, USA; la NATO nascerà nel 1949. E facciamo alcuni esempiucci.
Ustica 1980: non sapremo mai per prova se fu una battaglia aerea, e di chi conto chi; ma lo pensiamo tutti.
Rapimento Dozier 1981: appena rapito un americano, tutti i terroristi finirono fulmineamente in galera. Ma guarda un po’!
Sigonella 1985, con la strana sorte di Bettino Craxi.
Cermis 1998, 20 morti: i piloti americani vivono felici e contenti a casa loro.
Guerra alla Serbia 1999, circa la quale vi comunico che il presidente del Consiglio era D’Alema (huc vivi pervenimus!); e se io non avvertissi già qualche comodo sintomo di Alzheimer, forse mi ricorderei dei suoi ministri.
2011, devastazione della Libia e assassinio di Gheddafi, con la triste situazione che ben conosciamo e tutti fingono di non saperne niente. Vennero usate basi americane in Italia, nonostante qualche iniziale tentennamento di Berlusconi, zittito da Napolitano. Poi il governo Berlusconi cadde subito: toh!
Conclusione: ci sono in Italia basi USA che sono USA e non NATO; lo stesso in Germania e in Giappone. Informazione storiografica: Italia, Germania e Giappone hanno perso la Seconda guerra mondiale, con RESA SENZA CONDIZIONI.
Vi dice niente, questa locuzione oggi tornata di moda? Del trattato parleremo, se tutto va bene, nel 2027. Per ora vi comunico che i trattati di pace di Italia e Giappone sono stati firmati senza poter discutere manco il colore della penna; con la Germania, si sono scordati di farne uno. Ci rivediamo, a tale proposito, tra un paio d’anni.
Ora siamo in attesa di notizie anche noi.
Ulderico Nisticò