Erano stati fermati nel settembre 2016 durante un servizio di controllo del territorio in prossimità dello svincolo A3 di Lamezia e, dopo aver tentato di forzare il posto di blocco, i carabinieri avevano trovato, occultata sotto alcuni giubbotti accatastati sui sedili posteriori dell’abitacolo, una scatola di cartone contenente cinque ordigni esplosivi di fattura artigianale, dall’alto potenziale.
Da qui l’immediato arresto di Piero De Sarro, 35 anni, e Luigi Vincenzini, 32 anni nei confronti dei quali oggi il pm Elio Romano ha chiesto in aula durante il processo con rito abbreviato otto anni di reclusione e 40mila euro di multa.
Nel corso dell’udienza di oggi si sono espressi anche gli avvocati dei due che hanno sollecitato l’inutilizzabilità degli accertamenti dei periti, l’esclusione dell’aggravante mafiosa e la contestazione dell’esclusivo reato del porto d’armi. La prossima udienza potrebbe essere riservata alla sentenza.