Biden va alla guerra: e l’Europa?


Navi da guerra russe ci stanno facendo visita. Che mondo corre?

 Non c’è presidente degli USA (tranne Trump!) che non abbia scatenato una guerra, magari chiamandola spedizione di pace, ma sempre guerra fu. C’è una natura bellicosa d’origine nella nascita stessa degli USA. Biden poi deve far dimenticare la fuga precipitosa dall’Afghanistan.

 Le guerre degli USA hanno sempre interessanti risvolti economici: in questo caso, convincere… o costringere a comprare gas dal Qatar invece che dalla Russia.

 Qual è il succo? Annettere l’Ucraina alla NATO, cioè portare i confini NATO a qualche centinaio di chilometri da Mosca.

 Ebbene, ho fatto una scoperta di quelle che si fanno sentendo distrattamente un tg o una trasmissione d’opinione, e che voglio distribuire ai lettori. Ho scoperto una faccenda incredibile se non l’avessi sentita: che uno Stato può far parte dell’Unione Europea solo se fa anche parte della NATO; e siccome l’Ucraina vorrebbe entrare nell’UE… ecco il gioco!

 La NATO è, per dirla con gli antichi, una συμμαχία, ovvero syn, assieme, makhia, guerra: alla lettera, città che s’impegnavano a combattere assieme; di fatto, quando lo comandava la città egemone, Atene. Leggete, e capirete.

 I Romani, più spicci, chiamavano ciò societas iniquo iure: il socius non era a parità di condizioni, ma doveva obbedire a Roma.

 Ecco cos’è la NATO; ed ecco perché, scopriamo, l’UE è un’emanazione della NATO. Nella simmachia NATO, c’è una certa gerarchia: la Francia è l’unica a non ospitare truppe americane, e conduce una sua politica parallela; la Gran Bretagna è strettamente legata a Washington, però dispone di armi; la Germania, se decide, si arma in sei mesi.

 E l’Italia? L’Italia è dal 1981 che manda truppe dovunque, e non mi venite a dire che stanno lì per distribuire caramelle ai bimbi buoni, in posti popolati di tagliagole. I nostri reparti di terra, mare e cielo non sfigurano di fronte a nessuno.

 Il problema è la politica. Esempio assurdo, la devastazione della Libia per mano di tre bombardatori di professione: Sarkozy, Cameron, Obama. Ebbene, l’Italia – governo Berlusconi, presidente Napolitano – cambiò in mezzora la sua linea nei confronti della Libia, e lo sta pagando a sangue con danni economici serissimi, e con sbarchi a valanghe.

 Oggi sentiamo che Biden chiama Londra, Parigi, Berlino… Ebbene, se fossi io al posto di Draghi, direi a muso duro che l’Italia non riconosce alcuna valore a quelle chiacchierate. E lo volete un dispetto? Direi che se tanto ci tengono alla democrazia, propongano un bel referendum del Donbas, per vedere se i cittadini di quella regione voglio stare con la Russia o con l’Ucraina. Se vogliono, come vogliono, la Russia, buon per loro. E la NATO? Beh, tutto ciò che nasce è destinato, prima o poi, a morire.

Ulderico Nisticò