Bronzi di Riace, il mistero si infittisce: L’inchiesta su Speciale Tg1


Era davvero necessario uno speciale telegiornale della TV di Stato per darmi ragione? (Anche se non sanno ancora il motivo).

Dopo mezzo secolo, qualcuno sta iniziando a pensare che, in fondo, la tesi più accreditata sul ritrovamento dei bronzi di Riace sia quella che ho cercato in tutti i modi di far conoscere al nostro governatore della Calabria, così come agli pseudo-esperti di archeologia subacquea e non, ossia che i bronzi siano stati calati o nascosti di fronte al mare di Riace e che non ci sia stato alcun naufragio possibile.

Si sarebbero potuti risparmiare milioni di euro e continuare a investire in ricerche che non hanno portato a nulla, semplicemente ascoltando chi di mare se ne intende. Esperti, scienziati, archeologi marini e non, e tuttologi di ogni tipo si sono accapigliati in questi anni nel dare un nome alle due statue e a chi le avesse forgiate.

Intanto, però, venivano sprecate risorse pubbliche per cercare i resti di un naufragio mai avvenuto. La verità sta venendo a galla, anche se ci sono ancora molte risposte che restano incagliate sui fondali delle domande su chi abbia portato le statue a Riace e perché.

Posso solo affermare che non c’è stato alcun naufragio a Riace, dimostrando che, tecnicamente, era impossibile naufragare per una nave che trasportava carichi importanti nel Mediterraneo nell’epoca in cui cominciava a fiorire la Magna Grecia. Mi auguro che il nostro governatore della Calabria possa desistere dal continuare a spendere soldi per la ricerca di una nave fantasma nel mar di Riace, che trasportava solo carichi di incompetenti.

Antonio Passafaro

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