Burocrazia, quinto potere, anzi il primo


 Qualcuno mi spiega perché le pensioni dell’1 sono state pagate il 4? Ve lo spiego io: è legale per il decreto X in data Y numero W… perciò gli erogatori e le banche hanno ragione, e il pensionato ha il preciso dovere di obbedire tacendo; e se protesta, è inutile: c’è il decreto. Quando tutto manca, spunta sempre una sentenza del TAR, che non si nega a nessuno.

 È solo un esempio tra milioni di intoppi cui il cittadino va incontro quando ha a che fare con il quinto potere, anzi primo, che è la burocrazia. E tanto peggio dopo le leggi Bassanini del 1997 sg, spacciate per “semplificazione amministrativa”, e che hanno di fatto creato, per i passacarte, una situazione di casta e di autonomia, senza controllo politico. E c’è sempre un decreto Y in data X, o una sentenza del TAR che dà ragione all’ufficio e torto a chi si lamenta.

 Ciò è assurdo, perché l’amministrazione non è e non deve essere un’entità indipendente, ma esattamente il contrario: deve eseguire gli ordini del potere politico.

 Bisogna intervenire urgentemente. Come primissimo provvedimento, imporre un tempo preciso per l’espletamento di una pratica. Lo so che da qualche parte sta già scritto, ma poi interviene una trappola tipo pagare il 4 invece dell’1, e sempre in modo perfettamente legale stando al decreto Z in data W. Ecco, come primissimo provvedimento, pagare il giorno stabilito, senza giocare sulla “bancabilità”. Tanto, i soldi vanno nei conti correnti, e non importa se è festa e la banca è chiusa. Ma c’è un decreto… il TAR… Io darei un’occhiatina a questo gioco di ben quattro giorni… Così, per pettegolezzo e curiosità malsana…

 Vanno aboliti decreti e codicilli, e con un tratto di penna. Tanto, Draghi fa approvare tutto da una maggioranza dell’85%, anche se si presenta alle Camere con un foglio bianco. Una pratica deve durare al massimo tre mesi, dopo di che il responsabile si deve giustificare. E se nel frattempo sono stati aboliti i decretini scritti sotto a caratteri piccoli, sono guai suoi. Con i decretini a caratteri piccoli, si giustifica e ha ragione lui che invece ha torto.

 Corollario: se un ufficio che dovrebbe controllare non controlla, e seguono mangia mangia e scandali, attivare al volo l’azione penale personale.

 Per il momento, avete mai sentito di un ufficio che sia stato condannato per ritardi? O di un’ispezione seria che abbia fatto passare un brutto quarto d’ora a qualcuno? Ecco, bisogna farla, e senza avvertire prima!

 Peggio di peggio, alla Regione Calabria, dove sappiamo bene che i politicanti, con rare eccezioni, sempre valsero pochissimo; ma poi si scopre che i veri guai sono negli uffici, se la Calabria dal 1970 manda indietro miliardi all’Europa e allo Stato per incapacità di spendere.

Ulderico Nisticò