Calabresi eccellenti: Mario Bruno Lanciano ingegnere e inventore


Caro Tito, finora ti ho segnalato tre “calabresi eccellenti” che si sono fatti e ci hanno fatto onore principalmente fuori dalla Calabria: il 13 marzo 2018  ( Piero Nocita ), il 22 settembre 2020  ( Carlo Andreacchio) e il 18 ottobre 2020 ( Giuseppe De Pietro ).

1 – MARIO BRUNO LANCIANO

Adesso ti voglio presentare Mario Bruno (detto Mario) Lanciano (ingegnere elettrotecnico, inventore e imprenditore) nato in Argentina il 06 giugno 1953 a Buenos Aires. E’ un mio primo cugino, figlio di zio Ottavio (1921 – 1985) fratello di mio padre e di Maria Teresa Andreacchio (1919 – 2012). Mario il 12 maggio 1975 ha sposato Isabel Gonzalez dalla quale ha avuto due figli: Noelia Maria Isabel (1979), laureata in economia e marketing, e Walter Mario (1981) ingegnere civile. E sono nonni di Leonardo ed Alessandro.

Nel 1980 mio zio Ottavio, assieme alla moglie, ha deciso di tornare definitivamente dall’Argentina a Badolato, culla di tutta la nostra estesissima parentela fin dalla metà del 1743. Anche Mario con sua moglie Isabel (che portava in grembo Walter) sono giunti a Badolato per la prima volta nello stesso anno 1980 a sèguito di un viaggio turistico per alcuni Paesi europei.  Così, a Badolato, Mario ha conosciuto per la prima volta la enorme famiglia Lanciano – Andreacchio e tutti gli altri cognomi a lui legati direttamente o indirettamente (Battaglia, Leuzzi, Parretta, Gallelli, ecc …) ed è rimasto così travolto dell’amore riversato dai tantissimi parenti ed amici (zii, cugini di primo, secondo o terzo grado …) da rimanere assai bene impressionato e conquistato all’etica familiare e ai suoi imprescindibili affetti ed effetti. Nella sua veloce sintesi, ha concretizzato che all’incirca il 50% dei badolatesi, per un motivo o un altro, avevano legami di sangue con lui. Tutto questo ha cambiato la sua visione del mondo, fino a quel momento da lui immaginato, e al suo ritorno in Argentina ha iniziato a riprogrammare le sue attività per ritornare definitivamente a Badolato nel 1983, con la sua bella moglie e i due figli.

A Badolato rimane per pochi anni (dal 1983 al 1987) per trasferirsi definitivamente a Parma dove è stato direttore generale del settore tecnologico della “Pizzarotti SpA” specializzata in grandi infrastrutture (autostrade, ferrovie, industrie, ecc.). Quindi, dal 2009 si è messo in proprio, fondando la società “Italoiberica Engineering Group S.L”, specializzata in sistemi di sicurezza per gallerie stradali, ferroviarie e metropolitane con particolare cura alle innovazioni tecnologiche, allo sviluppo e al deposito di numerosi propri brevetti (specialmente sui sistemi di sicurezza).

2 – L’ETICA FAMILIARE

Dopo aver vissuto quasi 30 anni in una metropoli alquanto dispersiva come la capitale dell’Argentina e dopo essere giunto al piccolo paese calabrese dei nostri avi, Mario si è trovato improvvisamente in una nuova e più piacevole dimensione umana e sociale. A Badolato (come accennato) è stato circondato da grandi attenzioni ed avvolto dall’enorme affetto di numerosissimi parenti, sia da parte di padre che di madre, ed ha acquisito maggiormente quei valori etici precedentemente appresi soltanto dai genitori.

Mario ha immesso tale etica rafforzata nella vita e in particolare nei rapporti di lavoro, specialmente in situazioni delicate quando bisogna sfoderare il meglio della propria educazione e personalità fondante.

Da che si ha memoria, le generazioni del mio ramo familiare hanno fatto dell’etica e dell’amore per la propria Terra un culto assai serio, imprescindibile ed irrinunciabile, come ho specificato nei sette volumi del “Libro-Monumento per i miei Genitori” (andati in stampa nel maggio 2007).

3 – INVENTORE DI BREVETTI

Mario, lavorando alle grandi infrastrutture, ha depositato numerosi brevetti (sono già 20 al momento ed altri sono in fase di studio) per soluzioni migliorative di tante problematiche inerenti la loro sicurezza. Si sa che i brevetti offrono la possibilità, in àmbito applicativo, di tradurli in produzione industriale e, quindi, in posti di lavoro. Nella realtà dei fatti, le invenzioni e le innovazioni sono uno dei più efficaci motori di progresso e di economia per un determinato territorio e, per estero, di tutta una nazione.

Così, per il suo grande amore per la Calabria (terra dei nostri avi), il primo e più naturale, spontaneo e vibrante pensiero di Mario è stato quello di poter produrre il frutto del suo ingegno proprio nel nostro territorio, possibilmente in un’area centrale quale quella dell’istmo catanzarese e, preferibilmente, nella zona di Lamezia Terme, ben servita da una buona rete di comunicazioni (autostrada, ferrovia, aeroporto).

– INCONTRO CON IL PRESIDENTE LOIERO (2009)

Di conseguenza, nel 2009 ha chiesto un incontro con l’allora Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, politico democristiano di lungo corso. In un’ora di colloquio e in presenza di altre persone,  Mario gli ha prospettato la volontà di impiantare nella zona di Lamezia o, comunque, in altra area idonea della Calabria, la creazione di un << Centro di Ricerca e Sviluppo di nuove tecnologie >>, utilizzando una delle gallerie e uno o più viadotti dismessi dopo la realizzazione di nuovi tracciati sulla rete stradale, dedicato anche a promuovere l’interazione fra tutti gli Enti e Imprese del settore per la conoscenza scientifica e la realizzazione di nuovi insediamenti industriali, per la produzione e/o assemblaggio di apparecchiature ad alta tecnologia derivanti dalle ricerche e dai suoi brevetti.

Le strutture disponibili nel centro avrebbero consentito la realizzazione di prove su scala reale in condizioni controllate, per la realizzazione di lavori di ricerca e validazione e certificazione di sistemi di estinzione incendi e lotta contro il fuoco; sistemi di comunicazioni (in particolare, protezione della sicurezza delle infrastrutture nazionali o Cyber Security); indagini sulla Sicurezza Elettromagnetica nei confronti degli operatori e utenti stradali; studio del comportamento umano in condizioni di stress; prove e validazioni di sistemi di monitoraggio per viadotti; attività di formazione; prove reali di esodo controllato; certificazione di sistemi e prodotti; costruzione prototipi e deposito brevetti; e tanto altro, assai utile per inserire la Calabria tra i luoghi del mondo più avanzati in tecnologie applicative ai sistemi industriali e delle grandi infrastrutture in forte aumento in tutto il pianeta.

Tutta questa attività avrebbe comportato un considerevole impiego di personale altamente specializzato (ingegneri, matematici, chimici, fisici, economisti, medici, psicologi, sociologi, periti industriali, geometri, amministrativi, ecc.). Inoltre, tale presenza industriale nel nostro territorio avrebbe prodotto notevoli progressi tecnici e scientifici dovuti allo sviluppo della ricerca, ma anche considerevole economia con i proventi delle “royalty” derivate dal deposito di sempre più numerosi brevetti conseguenti alle ricerche scientifiche. Tutto ciò avrebbe portato la Calabria al centro di un sistema scientifico-industriale per molti Paesi del mondo, in particolare dell’area euro-mediterranea, e a notevoli ricavi dovuti alla industrializzazione dei prodotti innovativi, con partner italiani ed europei. La Calabria ne avrebbe tratto benefici e prestigio con il suo inserimento nella rete internazionale delle tecnologie più avanzate, specialmente riguardo la sicurezza delle infrastrutture pubbliche che interessano miliardi di persone con i traffici della mobilità indispensabile per la vita sociale.

5 – APPELLO ALLA NUOVA GIUNTA REGIONALE

Evidentemente, l’allora Presidente della Regione Calabria, onorevole dottore Loiero (nato a Santa Severina – KR – il 14 gennaio 1940), non ha valutato bene la portata della proposta né si è preoccupato di far parlare l’ingegnere proponente con esperti e/o consulenti regionali che avessero potuto esaminare il progetto. Così, la Calabria ha perso quanto adesso sta ingemmando la regione delle Asturie, nel nord della Spagna. Infatti, dopo il “rifiuto” o la non considerazione istituzionale della Regione Calabria, Mario ha trovato in Spagna la dimensione ottimale e produttiva ai suoi brevetti, fondando la società “Italoiberica” con sede legale nella città di Oviedo (a 280 chilometri ovest da Bilbao), con Laboratori associati a Gijon, Barcellona, Brescia, Milano, Firenze e con sede operativa a Parma (info@italoiberica.com). I suoi prodotti industriali sono richiesti in ogni parte del mondo. E, sicuramente, si troverà, prima o poi, a dover aprire altre sedi.

Se la “Italoiberica” è in fase di espansione industriale, perché non pensare ancora di realizzare qualcosa di utilmente produttivo in Calabria?… E’ un appello che faccio accoratamente alle nostre Istituzioni italiane, specialmente alla Giunta Regionale che uscirà dalle elezioni del prossimo primo autunno.

Mi rivolgo però pure a industriali privati che abbiano a cuore una Calabria avanzata e auspicabile centro di riferimento anche internazionale nella sicurezza delle grandi infrastrutture (settore in crescita ovunque nel mondo).

6 – LA SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE

Tragedie come quella del Ponte Morandi a Genova (43 morti e 9 feriti alle ore 11.36 del 14 agosto 2018) o come gli incendi in galleria o nei disastri ferroviari, impongono una maggiore attenzione e rigore nella manutenzione e nella sicurezza di piccole e grandi infrastrutture. I sistemi elaborati da Mario Lanciano e dall’attività della “italoiberica” permettono una maggiore affidabilità delle reti infrastrutturali e delle opere civili.

Nel sito << www.italoiberica.com  >> è possibile vedere un primo elenco dei suoi brevetti, dal Monidron al Safevoice, dal Suntunnel al Modultem, dal Triled a Polided, ecc. mentre i servizi offerti da tale gruppo di ingegneria sono: 1 – Ricerca industriale per creare nuove opportunità; 2 – Sviluppo ingegneristico del prototipo (dall’analisi al progetto finale); 3 – Costruzione del prototipo (dalla realizzazione ai test di verifica); 4 – Divulgazione e commercializzazione (dal supporto tecnico ai convegni). Per la propria attività, la “italoiberica” si avvale, tra l’altro, della galleria del vento più grande del mondo.

– ESPERIENZE MATURATE DA MARIO LANCIANO

Per comprendere come e quanto possa essere affidabile l’ingegnere Mario Bruno Lanciano, elenco qui di séguito solo alcune sue principali caratteristiche professionali, scientifiche e produttive. Finora ha ricoperto questi incarichi: Direttore generale del settore tecnologico della Impresa Pizzarotti SpA (Parma 1991-2008); Presidente della società Monitoraggi Srl (Parma 2003-2007); Membro del Consiglio d’Amministrazione della società d’ingegneria SO.G.I. SpA (Parma 2006-2008);  Direttore Italia della società Aster International SpA (Milano 2008-2009); Amministratore delegato della società Italoiberica Engineering Group S.L. (Spagna 2009 ad oggi); Amministratore Delegato della società ENESY Srl Engineering and Technology Company (Lazio 2012-2015); Membro del Comitato Esecutivo del Nuovo Ospedale di Legnano (Milano 2008-2009); Membro del Comitato Tecnico del Nuovo Ospedale Sant’Anna di Como (2008-2009); Membro del PIARC – Associazione Mondiale della Strada- Comitato Nazionale Italiano (Roma 2011-2016); Membro, in qualità di Esperto, della Commissione Permanente Gallerie presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Roma 2017 ad oggi); Membro del Comitato Elettrotecnico Italiano CEI 64-20- Impianti elettrici nelle gallerie stradali (Milano 2012 ad oggi). 

Ed ecco alcuni dei tantissimi lavori eseguiti in qualità di Direttore di progetto e/o Consulente in Italia e nel mondo: Impianti Tecnologici dell’Ente Fiere “Lingotto” di Torino (1991-1992); Impianti Tecnologici del Nuovo Palazzo di Giustizia di Torino (1992-1996); Impianti elettrici e meccanici delle Torri 7D del Centro Direzionale di Napoli (1995-1998); Sistema di processo chimico dello stabilimento Bridgestone Metalpha di Assemini (Cagliari 1996-1998);  Sistemi antincendio e speciali della linea ferroviaria Cadorna/Bovisa – Ferrovie Nord Milano (2001); Impianti elettrici e meccanici del grattacielo Cuneo (1999-2003);  Impianti elettrici, meccanici, speciali e rete di alta tensione del Nuovo Centro Espositivo di Rho – Pero (Milano 2004-2005); Sistema di Monitoraggio strutturale della linea ferroviaria di alta velocità Milano- Bologna (2003-2006);  Sistemi elettrici, meccanici e trattamento delle acque del New Waterworks and Power Plants Revamping Generating Sets of the Military Base U.S. Navy – S. Stefano / La Maddalena – Sassari (2006);   Progettazione tecnologica della nuova Linea Metropolitana D/Roma (2006-2008); Impianti tecnologici della Autostrada Catania- Siracusa (2006-2008); Impianti tecnologici della Autostrada Salerno- Reggio Calabria Lotto 2 (2007-2008); Impianti tecnologici della Autostrada Salerno-Reggio Calabria Lotto 4 (2007-2008); Ristrutturazione strutturale e tecnologica di diversi edifici a Tripoli e Bengasi – Libia (2008-2009);

Realizzazione Grattacielo Albergo nella città del Cairo in Egitto (2008-2009); Sistema di ventilazione in fase di scavo della West Side Subway Los Angeles/ Beverly Hills Extension Project- Ventilation during excavation – Los Angeles (2013); Sistema di ventilazione in fase di scavo systems Project Mina Chuquicamata Underground Excavation Tunnels of Access and Transportation – Cile (2013-2016);  Impianti tecnologici Nenskra Hydro Power 280MW Underground Excavation Project Ventilation Systems – Georgia – USA (2015); Sistemi di sicurezza, raffreddamento, antincendio in fase di scavo della Galleria Internazionale di Base del Brennero tra Italia e Austria (2016-2019); Impianti antincendio e di mitigazione delle gallerie esistenti sul Raccordo Anulare di Roma (2017-2019); Sistemi di ventilazione, raffreddamento ed antincendio della TAV nuova Linea Ferroviaria Torino – Lione tra Italia e Francia (2019 ad oggi); Impianti tecnologici e di sicurezza delle gallerie della Superstrada Pedemontana Veneta (2018 ad oggi).

8 – EDUCAZIONE DELL’UTENZA

Mario mi parla spesso della necessità che anche l’utenza venga educata e istruita sul migliore utilizzo delle infrastrutture come ponti e gallerie, per evitare incidenti con adeguata prudenza. Infatti, alla sicurezza delle infrastrutture deve abbinarsi pure il buon comportamento dell’utenza, in particolare degli automobilisti.

A riguardo sta pensando ad un manuale che possa aiutare tutti noi. L’Italia è uno dei paesi al mondo con una più alta densità di infrastrutture ed anche per questo è necessario che l’utenza sia aggiornata sulle evoluzioni tecnologiche e sul migliore utilizzo delle stesse.

9 – CAMPI ELETTROMAGNETICI

Attualmente, Mario sta studiando i campi elettromagnetici nella modifica o nella deformazione cellulare negli esseri viventi, analizzando tutti quei dati che porterebbero ad una maggiore longevità in condizioni ottimali sia dal punto di vista fisico che psicologico. Spera di poterne realizzare una pubblicazione scientifica.

Mi affascinano veramente assai i tanti risvolti umanistici di questi studi dei campi elettromagnetici, pure perché, fondamentalmente, avvalorano le tesi che ho sempre sostenuto (pure nel libro “Prima del Silenzio” – 1995) sull’Armonia che regge non soltanto l’universo-mondo ma anche la vita degli esseri viventi e della Natura più in generale. Sono molto interessato a tali studi di mio cugino Mario e chissà che non possiamo collaborare insieme, pure sotto il profilo filosofico, antropologico e sociologico.

10 – LA FORTUNA DI NASCERE IN ITALIA

Caro Tito, noi che siamo nati e viviamo da sempre in Italia non ci accorgiamo, in genere, della differenza che c’è con altre persone che vivono in altre Nazioni o in differenti contesti sociali e culturali. A meno che non siamo abituati a viaggiare all’estero e/o a frequentare persone e situazioni inerenti ad altre molteplici realtà, ad altri sistemi politici e a diverse mentalità. Mario mi dice spesso del suo essere nato in Argentina, in una città non tanto antica, come Buenos Aires (fondata appena 441 anni fa, nel 1580). Uno dei nostri qualsiasi borghi ha, in media, almeno il doppio di età, di cultura e di tradizioni, di arte e di vivibilità sociale.

Mario, che da Buenos Aires proviene e che ha girato il mondo, si accorge dell’enorme differenza e della maggiore ricchezza generale italiana che favorisce una migliore crescita ed un maggiore benessere personale e sociale. Eppure noi italiani, non soltanto siamo solitamente assai lamentosi verso noi stessi, ma lasciamo l’Italia con troppa facilità. Cosa che, ad esempio, non ha mai voluto fare mio padre, nonostante i pressanti inviti di due suoi fratelli che vivevano da tempo in Argentina o di altri parenti o amici che stavano negli Stati Uniti d’America o in Australia. No, mio padre voleva restare in Italia, magari a Bologna, una città (ricca di cultura e possibilità di lavoro e di progresso) da lui sempre ammirata e dove voleva trasferire la nostra famiglia negli anni cinquanta. Tuttavia, mostrava di stare molto bene anche nel nostro paese natìo, tra la nostra gente.

In particolare, io stesso non avrei lasciato mai e poi mai nemmeno Badolato, se non fosse stato per il mio spietato ed imposto esilio. E non fosse altro per sentire parlare il mio dialetto che mi manca sempre tanto e che cerco di esercitare con continui contatti, specialmente con persone anziane che conservano ancora la “parlata” più stretta e tradizionale, usando vocaboli o espressioni ormai in disuso nelle nuove generazioni, consultando spesso il Vocabolario dialettale dell’amico e “Gigante della Calabria” prof. Enrico Armogida di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio!

Ad esempio, Mario è ben felice di far crescere i suoi nipoti in una città come Parma che, in ogni angolo di strada, trasuda di tali bellezze e molteplici tradizioni in ogni suo vivere, tanto che fin da bambini ci si sente già ricchi di stimoli positivi e spesso esaltanti. Ma non tutti apprezzano la fortuna di essere nati in Italia, dove sarebbe più utile investire la propria vita con gli stessi sacrifici che si farebbero comunque all’estero. Forse bisognerebbe vivere in Italia ma con lo sguardo sul mondo a 360 gradi, magari viaggiando molto. A riguardo, guarda questo interessante video di appena dieci minuti che può farci riflettere in modo convincente  << https://www.youtube.com/watch?v=Wf0B-xByAOo >> !

11 – UN ATTESTATO PER I CALABRESI ECCELLENTI

Caro Tito, per la prossima “Festa del Lavoro” del primo maggio 2021, l’Università delle Generazioni ha intenzione di premiare i quattro calabresi eccellenti che ti ho finora descritto (Pietro Nocita, Carlo Andreacchio, Giuseppe De Pietro e Mario Bruno Lanciano) con una semplice ma affettuosissima pergamena di “calabresità” da far recapitare al loro domicilio, dal momento che non è possibile effettuare alcuna cerimonia di consegna a causa delle restrizioni per fronteggiare meglio la ormai troppo lunga ed inspiegabile pandemia (dolosa?) del Covid-19.

15- pergamena Lanciano Colgo l’occasione per ribadire pure qui la necessità già espressa molteplici volte in questi ultimi 40 anni di dare più attenzione ai calabresi più efficienti, residenti dentro o fuori i confini regionali. Ciò sarebbe utile pure per coordinare gli investimenti che molti nostri emigrati (come Mario Bruno Lanciano) vorrebbero effettuare nel nostro territorio. Sono sempre stato convinto che la Calabria possa essere salvata dagli stessi calabresi. Perché ciò non si fa? A chi giova un simile disinteresse ?….

12 – GLI ALLEGATI DA LEGGERE O SCARICARE

Caro Tito, quando percorriamo le nostre autostrade italiane, è frequente attraversare numerose gallerie, alti viadotti o lunghi tunnel. Solitamente, non moderiamo la velocità o non ci atteniamo ai limiti imposti, mentre invece è doveroso essere molto prudenti sia dentro tali trafori e sia sui ponti (specialmente se sono prolungati ed alti). Ad esempio, a noi calabresi e ai siciliani capiterà senza dubbio di percorrere tratti dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria oppure Catania – Siracusa dove c’è stato l’accorto lavoro ingegneristico di Mario Bruno Lanciano, che ha usato più di un suo brevetto per la nostra sicurezza. Oppure in qualche tratto delle metropolitane di Roma e Milano e in altre situazioni del TAV Bologna – Milano.

Così, giusto per dare almeno un’idea di quanto lavoro ci sia dietro una soluzione tecnologica per la nostra sicurezza nella viabilità e nei trasporti pubblici o di massa, evidenzio, alla fine di questa Lettera n. 326, due articoli (che si possono leggere e/o scaricare) riguardanti alcuni di tali aspetti.

13 – GRAZIE PER LA SICUREZZA !!!

Caro Tito, l’occasione ci è pure assai utile e pertinente per esprimere gratitudine ed affetto a tutti coloro i quali si occupano, in molteplici modi, e si preoccupano della nostra sicurezza in ogni momento della nostra vita personale e sociale. Dagli inventori come Mario Bruno Lanciano a chi costruisce con rigore ed esattezza le infrastrutture che poi usiamo noi, dalle forze dell’ordine ai controllori del nostro cibo e dell’ambiente, da chi si occupa della nostra salute psico-fisica a chi ci aiuta nei momenti difficili (come, ad esempio, la Protezione Civile e gli altri volontari), ecc. ecc. !!! Se noi viaggiamo spensierati, se ci cibiamo con gusto, se viviamo sereni … tutto ciò è dovuto a tutto un sistema (coordinato ed interfacciale) che attiene alla nostra sicurezza in ogni suo aspetto ed in ogni momento della nostra vita. Grazie, di vero cuore! Grazie a tutti!!!

Ritengo che dovremmo essere più accorti e partecipativi nell’educarci alla sicurezza nostra personale e di tutti gli altri.

Spero che i responsabili istituzionali vogliano estendere in modo ancora più capillare “la pedagogia e la cultura della sicurezza” in ogni momento della nostra esistenza ed in ogni luogo (dalla nostra abitazione alle strade, dai posti di lavoro a quelli della sana aggregazione, dal buon divertimento allo sport, dal culto religioso al volontariato, ecc. ecc.).

14 – SALUTISSIMI

Caro Tito, purtroppo in Italia l’eccessiva emigrazione (prodotta dalla  “spolitica” e dalla mancanza di lungimiranza programmatica) continua a fare la fortuna di tante Nazioni estere. Infatti, imprenditori come Mario Bruno Lanciano sono stati costretti ad espatriare, a lavorare altrove, portando tutto il genio italico ad arricchire altri territori, altre società. Così come centinaia di migliaia di laureati che lasciano l’Italia (quasi in fuga continua e permanente per generazioni) per poter lavorare ed affermarsi in Paesi più furbi e attrattivi di noi. << All’estero apprezzano molto il nostro genio, ma non capiscono come mai ci perdiamo in un bicchiere d’arte nel non permettere a tale genio di essere utile a noi stessi. L’Italia potrebbe vendere prezioso genio invece di regalarlo! >> dice Mario. Purtroppo la nostra è un’Italia, che resta ancora e sempre terra di paradossi, gioca sempre a perdere! Speriamo che ci possa essere presto una utile controtendenza.

E, in un certo senso, si somigliano molto le vicende esistenziali mia e di questo mio cugino. Entrambi avevamo molto fervidamente coltivato il desiderio di essere utili (ognuno nel proprio campo professionale) alla nostra terra, la Calabria. Purtroppo, in modi doversi (ma forse conseguenti alla medesima illogica logica), siamo stati mandati in “esilio”. Così, la nostra regione si impoverisce sempre di più a furia di non sapere o volere ascoltare i propri figli, costringendoli a scappare (il più delle volte per sempre). Auto-desertificazione! Auto-distruzione!

Speriamo che almeno l’esperienza di mio cugino possa far riflettere i responsabili delle istituzioni e che costoro vogliano trattenere nei nostri territori i tanti imprenditori, intellettuali, professionisti ed altri “cervelli” e “cervelloni” che sono costretti alla “fuga” impoverendo l’Italia per arricchire sistemi sociali più dinamici e lungimiranti. E, con tale auspicio o miraggio, ti do appuntamento alla prossima “Lettera n. 327” mentre ti ringrazio e ti saluto. Con tanta cordialità,

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it) (Le foto sono state prese dal web o mi sono state fornite da Mario)

LEGGI O SCARICA

1 – TUNNELED, IL SISTEMA DI ILLUMINAZIONE LINEARE PER GALLERIE

2 – VIRTUNEL, IL PERCORSO DI ESODO DINAMICO