Dedico questa paginetta ai piagnoni pinoaprilati, i quali lamentano che, per colpa di Nino Bixio (manco sanno chi era!), il Nord riceve soldi e la Calabria no. E invece la stampa calabrese va dicendo esattamente il contrario: la Calabria riceve i soldi, però non li sa spendere, e nemmeno sa fare i progetti.
Di chi è la colpa, secondo me?
1. La Calabria è spezzettata in 404 Comuni, la stragrande maggioranza dei quali piccolissimi e spopolati; e il cui personale è, per forza di cose, incapace di progettare, quindi di spendere.
2. Lo stesso per le Province.
3. Peggio per la Regione, il cui personale è palesemente pletorico, e ancor più palesemente immobile e lento e impacciato di fronte a un compito immane come progettare e spendere con il PNRR.
4. Queste sono le colpe burocratiche. Ma io, nei ritagli d tempo, faccio lo storico, e perciò so che la burocrazia prende il potere quando la politica le lascia le briglie sul collo e girarsi i pollici; e quando magari il politico è amico del burocrate.
5. Se invece il politico fosse autorevole, e soprattutto distaccato da ogni rapporto personale con gli impiegati, ecco come dovrebbe comportarsi: assegnare compiti precisi; imporre scadenze precise; comminare punizioni precise… e, nel caso improbabile, anche premi.
6. La colpa, e gli eventuali meriti, sono della politica.
7. E anche della cultura, se la cultura ufficiale calabrese non fosse, per contratto, depressa e retribuita per deprimersi e deprimere; e, sempre per contratto, muta su qualsiasi argomento concreto, e soprattutto economico e lavorativo.
Ah, se perdiamo il PNRR, la Calabria, che è già l’ultima d’Europa, può concorrere con successo all’ultima dell’Africa.
Ulderico Nisticò