Camilla Canepa soffriva di una malattia autoimmune del sangue


Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni morta dopo la vaccinazione volontaria con AstraZeneca, secondo quanto riferiscono le agenzie soffriva di piastrinopenia autoimmune e assumeva una doppia terapia ormonale. Gli investigatori vogliono capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima della somministrazione del vaccino, il 25 maggio.

Canepa è morta il 10 giugno all’ospedale San Martino di Genova, dove era ricoverata dal 5 giugno per una emorragia cerebrale. Il 25 maggio si era vaccinata a Genova, approfittando di un «open day», e aveva ricevuto la prima dose di AstraZeneca. La Procura di Genova ha già avviato un’indagine sulla sua morte.

«Metteremo in atto il protocollo già applicato a un altro decesso post vaccino — ha spiegato il procuratore aggiunto Francesco Pinto —: il fascicolo sarà aperto per omicidio colposo contro ignoti e si darà corso agli adempimenti necessari, a cominciare da quello autoptico e alla raccolta di tutta la documentazione anche dell’iter vaccinale. Nomineremo il medico legale e l’ematologo che già stanno seguendo gli altri casi».

Tra i documenti che i militari stanno acquisendo in queste ore, ci sono anche le relazioni dei dirigenti medici del San Martino Pelosi e Brunetti. Martedì verrà dato l’incarico ai medici legali Luca Tatjana e Franco Piovella.