Caos Cassazione e Tar


Uno degli effetti del covid è senza dubbio la sempre più veloce dissoluzione delle istituzioni italiane. Il governo Conte 2 rischia di cadere, e non certo per l’inetta opposizione di centro(destra), ma per i due gatti di Renzi che fanno parte del governo; alcune regioni aprono le scuole e altre le chiudono; ogni tanto fanno a loro capriccio anche singoli sindaci e persino presidi; il TAR calabrese sentenzia sempre e comunque contro Spirlì; la Cassazione applica un bel “Tana liberi tutti” agli imputati della strage di Viareggio del 2009, e non per innocenza, ma per il più irritante dei motivi: la prescrizione. Grande è la confusione sotto il cielo, pare abbia detto Mao. In Lombardia, terra di lavoratori, gli assessori sono stanchi: ahahahahahahaah!

NOTA: La prescrizione, se ho capito bene, è che dal 2009 i vari magistrati si sono girati i pollici, e il tempo passò con grande gioia di Moratti e soci. Voi pensate che il pallido ministro Bonafede manderà mai degli ispettori a Viareggio, Lucca, Firenze… e figuratevi se alla Cassazione! Ora il processo si deve rifare: tra altri undici e più anni, verrà condannato un capostazione nel frattempo morto senza eredi.

Attenti: ormai non è nemmeno vero che c’è la dicastocrazia, cioè il potere dei giudici; ormai ci sono le dicastocrazie, perché il caos si è infilato anche nella magistratura, e spesso vediamo giudici contro giudici. Effetto Palamara, molto prima che effetto covid.

Intanto, la crisi economica, più antica del covid, dilaga; e tutti – maggioranza precaria e opposizione inutile – aspettano l’Epifania in ritardo, cioè i 209 miliardi di Ursula, ben vestita Befana. Dei quali miliardi, a oggi 9, quindi tre giorni dopo il 6, l’elegante vecchina non ha portato manco cenere e carbone. Però tutti ne parlano come se li avessimo in tasca un poco ciascuno. E tutti campano di illusioni.

In Calabria, la sinistra cerca il quarto re Mago, che, venuto da lontano in groppa a un cammello, faccia il miracolo di unire le parecchie e aggressive fazioni del PD, più una ventina di movimenti, tra cui le sardine con una iscritta: Jasmine cara a RAI Calabria. E già, di iscritti manco gli altri ne hanno.
Tanto meno il centro(destra), con Forza Italia di mummie riesumate; Fratelli d’Italia con scricchiolii funesti; la Lega, che, eroicamente guidata da Invernizzi, bergamasco ben poco Bartolomeo, è data a meno dell’8%, cioè il minimo per un consigliere, 01.

Intanto, la cosiddetta opinione pubblica è priva di corde vocali per parlare e di polpastrelli per scrivere.
Intanto governa, e non male, Spirlì; avendo collaboratori latitanti, e per sola opposizione il TAR. Fino all’11 aprile, mi sta bene così; per un altro rinvio, che mi farebbe contento, c’è sempre in agguato il covid. Ovvero, per dirla in calabrese, “Storta per diritta”.
Di Longo, invece, si hanno scarse notizie.

Ulderico Nisticò