Carabiniere ucciso dopo inseguimento, morto uno dei due rapinatori catturati


 Un’ombra di dolore e sgomento avvolge oggi l’Arma dei Carabinieri e l’intera comunità salentina. Il Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, uomo integerrimo e servitore dello Stato, è stato barbaramente ucciso questa mattina, vittima di un’aggressione brutale mentre era in servizio.

Il tragico evento si è consumato lungo la strada che collega Francavilla Fontana a Grottaglie. Il Brigadiere Legrottaglie, in pattuglia, stava inseguendo dei rapinatori in fuga, un gesto di coraggio e dedizione che ha contraddistinto la sua intera carriera.

La notizia giunge con un carico di amarezza ancora più pesante se si considera che quello di oggi era l’ultimo turno del Brigadiere Capo Legrottaglie. Dopo stanotte, lo attendeva una meritata licenza e, soprattutto, il 7 luglio la tanto agognata pensione.

Anni di sacrifici, notti trascorse al gelo, al bubuio, in silenzio, vegliando sulla tranquillità dei cittadini, stavano per cedere il passo a un periodo di riposo e serenità. Un traguardo purtroppo mai raggiunto.

Il Brigadiere Legrottaglie lascia un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi colleghi, della sua famiglia e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Il suo esempio di abnegazione e professionalità resterà inciso nella memoria collettiva, monito indelebile di quanto possa costare il senso del dovere.

AGGIORNAMENTO
Sono stati individuati e presi dalla polizia di Stato della questura di Taranto, intorno alle 12 di oggi, due uomini ritenuti responsabili della sparatoria con i carabinieri durante la quale ha perso la vita il brigadiere capo Carlo Legrottaglie di 59 anni (sarebbero stati 60 il mese prossimo).

Uno dei due fermati è poi morto avendo subito una grave ferita. Ancora da chiarire i dettagli della cattura, avvenuta nelle campagne dell’agro di Grottaglie dopo un secondo conflitto a fuoco.