In Calabria, i visitatori possono trovare molte cose belle da ammirare. Il problema è che non sempre le vedono. Quando sono fortunati le scoprono per caso. Sicché la nostra bellissima terra, anziché essere apprezzata dai turisti, spesso viene criticata perché non sa promuovere abbastanza le proprie risorse. Soprattutto quelle culturali.
Per esempio, non tutti sanno che nella Città della Piana c’è un prezioso Museo archeologico, assolutamente da non perdere. Non lo sanno perché gli amministratori locali gli danno poca visibilità.
Curiosando nei forum di internet, sull’ aspetto della promozione turistica calabrese, se ne leggono di tutti i colori. Riportiamo testualmente un post datato 2013:
“Situato vicino alla chiesa di San Domenico sul corso principale di Nicastro,vi è in una struttura molto carina ristrutturata dal comune recentemente vi è questo fantastico museo dove sono stato parecchie volte pero’ molto spesso ho trovato la struttura chiusa sopratutto la domenica,e non è di poso conto visto ke sopratutto l’estate ma anche tutto settembre vi è qualche turista straniero dove vuole ammirare la storia Calabra e quella di Lamezia Terme…Insegne inesistenti quindi,consiglierei agli amministratori di pubblicizzare di piu’,renderlo piu’ interessante e sopratutto deve necessariamente stare sempre aperto… “.
Benvenuti al sud! Il nostro turista, un tantino “distratto” nella grammatica, è stato più sveglio nel notare che il museo archeologico lametino non è abbastanza pubblicizzato.
L’ insipienza che trapela da quelle poche righe, effettivamente, è un difetto alquanto diffuso nella nostra regione, dove coloro che amministrano non sempre prestano alla cultura la dovuta attenzione.
Volete sapere quanti siti archeologici calabresi sono inesistenti in rete? Chiedetelo ai soveratesi!
Leggevo giorni fa un interessante articolo di Ulderico Nisticò a proposito della colonna che si erge tra Soverato e Montepaone, dedicata ad Annibale. Il filologo osservava che sul monumento vi è un’ incisione scritta in un latino, diciamo così, maccheronico. La targa è stata apposta dalla Provincia nel 1998 e da allora non è mai stata corretta. Chissà quante volte Cicerone si sarà rivoltato nella tomba!
Vabbè che è già tanto chiedere ai politici di padroneggiare la lingua italiana (il congiuntivo, questo sconosciuto!), figuriamoci quella latina. Ma, tra tanti consulenti, vivaddio, ce ne sarà pure uno ferrato in materie classiche, che ci eviti certe figuracce!
Torniamo al nostro turista. Si sa, le critiche “polentone” non ci fanno mai piacere, specie se sono vere. E certi post sono uno schiaffo all’ immagine della Calabria. Meno male che l’ amico ha limitato la sua menata alle “insegne inesistenti”. Forse non si è accorto che le cose vanno peggio nel web, dove il museo archeologico è del tutto assente nei siti dedicati ai beni culturali. A parte le notizie riportate da wikipedia o da qualche articolo di cronaca locale, del museo archeologico lametino non c’è traccia!
Lo ha notato, invece, il signor Eugenio D’ Audino, il quale così scriveva in una lettera datata luglio 2014:
“Sono un comune cittadino che vorrebbe vedere la città di Lamezia Terme “tutta”, molto più bella, accogliente, ma anche più presente in Internet, anche perché le potenzialità ci sono tutte (…)
Sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, basta andare a cliccare su “Luoghi della Cultura“, usare il campo “Ricerca“, scrivere Lamezia Terme, e notare che compare SOLO il Museo Diocesano di Arte Sacra!! E sul sito ministeriale si legge che per Luoghi della Cultura si intendono ”tutte le aree e i parchi archeologici, i monumenti, i complessi monumentali e le altre strutture espositive permanenti destinate alla pubblica fruizione, sia pubblici che privati”. Sui siti del Touring Club Italiano, invece, mi pare che siamo totalmente invisibili….
Non sono un esperto in materia turistica, ma mi chiedo come sia possibile che sul sito ministeriale compaia solo il museo diocesano. Il Museo Archeologico Lametino non è da vedere? E il Castello Normanno? E la Casa del Libro Antico? E l’Area Archeologica di Terina? (…) Se si va su www.turiscalabria.it, nella sezione Scopri la Calabria, notiamo che ricercando Lamezia Terme, si nota che come luoghi culturali ce ne sono solo tre, quando invece sappiamo che sono di più, e poi perché su quello regionale appare l’Ecomuseo “Luogo della Memoria“, mentre poi sul portale di Lamezia è assente? (…) Insomma, conclude Eugenio- possibile che non si riesca a monitorare e ad aggiornare questi benedetti siti che il turista, e non solo, andrà a cliccare!? “ .
Touché. Cliccando, infatti, su www.beniculturalicalabria.it – Segretariato regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria – del museo archeologico lametino non si vede nemmeno l’ ombra. Non solo. Gli amministratori del portale, nella sezione dedicata ai beni archeologici, hanno ignorato anche Soverato Vecchia. Anzi, per dirla tutta, nell’ atlante dei beni culturali, il nome di Soverato non compare proprio, compresa la scultura di Antonello Gagini del 1500. E chissà quanti altri tesori mancano all’ appello!
Chiedo scusa, ma una critica ora tocca a me (che son terrona). Chi è preposto (e pagato, immagino) alla promozione dell’ offerta culturale della Calabria, non se lo potrebbe fare, ogni tanto, un giretto in internet, per controllare se i siti turistici sono aggiornati? Se non ci preoccupiamo, noi per primi, di far sapere al mondo ciò che di buono possediamo, ci aspettiamo forse che lo facciano i forestieri? Stiamo freschi. E’ più facile che qualche simpaticone ci critichi sui forum per i musei mal segnalati, per i rifiuti sulle strade, per il mare sporco, per i prezzi cari e chi più ne ha più ne metta (digitare per credere). Che poi qualcuno, bontà sua, ci vanti le melanzane ripiene, “francamente me ne infischio”…
“keep calm”, dicono quelli dei social. Meglio una perla di saggezza. Assessori, consiglieri regionali, provinciali , comunali e compagnia bella, perché non fate una ricognizione di musei e chiese calabresi, per programmare una efficace azione di propaganda (turistica, non politica!)
Vi dà fastidio che l’ università Magna Graecia si becchi una posizione bassa nella classifica del Sole 24 Ore, ma non vi mortifica il fatto che per il web sia quasi invisibile lo stupendo museo lametino, visitato ed elogiato da esperti del livello di Alberto Angela?
In conclusione, tanto per essere costruttiva, lancio anch’io un’ idea ( non originale, perché già proposta da altri in varie salse): redigere e inviare una mappa completa dei beni culturali calabresi alla cortese attenzione dei gestori dei portali turistici, con preghiera di pubblicazione.
Così, magari, eviteremo che il criticone della domenica se ne esca sempre con la solita lagna che in Calabria la promozione artistica fa pietà.
A proposito di Pietà, facciamo notare ai signori amministratori che Essa non è soltanto un nobile sentimento, ma è anche una bellissima statua del Gagini custodita nella chiesa dell’ Addolorata, a Soverato Superiore. Consigliamo di visitarla!
Antonella Mongiardo