Casi Covid nella Presila catanzarese, sette sindaci scrivono a Santelli


“I due casi di positività a Taverna e il caso appena scoperto a Sellia stanno certamente mettendo a dura prova le nostre comunità che già vivono problematiche ataviche che il Covid sta solo peggiorando. Abbiamo passato mesi complicati, ma la pandemia sembrava toccarci solo indirettamente. Ora invece, che nostro malgrado, stiamo assistendo alla comparsa e all’aumento dei contagi anche nel nostro territorio, il rischio di allarmismi e tensioni varie sono più che concreti”.

Lo scrivono in un appello congiunto alla Regione Calabria i sindaci di Albi, Fossato Serralta, Magisano, Pentone, Sellia, Sorbo San Basile, Taverna, comuni della Presila.

“Viviamo, infatti, – spiegano – in un territorio in cui gli intrecci e i contatti sono tali che questi riscontri ci stanno fortemente preoccupando. Più che di singole comunità, in effetti, possiamo tranquillamente parlare di una Presila unita e in interazione continua. Per noi è normale coltivare i nostri rapporti o curare i nostri interessi nei paesi limitrofi. Prova ne è in particolare il matrimonio del 4 settembre celebrato a Taverna, festeggiato in un ristorante di Sorbo San Basile, e in cui erano presenti cittadini che vanno da Pentone, passando per Fossato Serralta, Sorbo San Basile, Albi, Magisano e naturalmente Taverna”.

Tutta gente, si legge nell’appello, “che oggi è fortemente preoccupata per quanto si sta verificando e ai quali, soprattutto noi come sindaci dobbiamo garantire tutela e salvaguardia della salute. Ma chiaramente gli strumenti a nostra disposizione sono limitati. Ecco perché chiediamo all’unisono che il presidente della Regione si faccia carico insieme a noi delle opportune misure di sicurezza. Pensiamo in particolar modo al montaggio di una tenda di pretriage per effettuare rapidamente ed in loco gli accertamenti previsti e rassicurare così le nostre comunità che chiedono solo la tutela della salute”.

Poi i sindaci concludono: “Da parte nostra siamo consapevoli che il momento è particolare e difficile, ma insieme, come ormai siamo abituati a fare, cercheremo di adottare tutte le misure idonee, a partire dal controllo e dall’eventuale annullamento di tutti quegli eventi in cui è più facile creare assembramenti e situazioni di rischio”.