Da mercoledì 16 dicembre sarà possibile ammirare presso il Complesso Monumentale del S. Giovanni di Catanzaro, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 21, tutti i presepi costruiti dai detenuti della Casa Circondariale di Siano in occasione del I concorso “Il messaggio dei Presepi”, organizzato e promosso dall’associazione Consolidal Catanzaro, presieduta dall’arch. Teresa Gualtieri e rappresentata anche dal vicepresidente nazionale avv. Antonio Nania, con il patrocinio del Ministero della Giustizia – Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro, diretta dalla dott.ssa Angela Paravati. La promessa fatta dal sindaco Sergio Abramo durante la cerimonia di premiazione, tenutasi presso la Casa Circondariale venerdì 11 dicembre, nella quale sono stati premiati tre fra i presepi più rappresentativi per la forza del loro messaggio sociale, è stata mantenuta. Il primo cittadino aveva dichiarato infatti di voler rendere partecipe l’intera cittadinanza catanzarese di questa straordinaria capacità di trasmettere emozioni e questa voglia di riscatto da parte degli ospiti di quella struttura. Il loro messaggio di speranza, amore, solidarietà, riscatto e riscoperta dei veri valori sociali, che è trapelato dal commovente e profondo incontro tenutosi presso la Casa Circondariale, potrà essere adesso a disposizione di tutta la società civile. Tra i presepi vincitori, grande rilievo acquisisce sicuramente il particolarissimo presepe che ha ottenuto il secondo posto, quello intitolato “Presepe in barcone”, realizzato da due ospiti di religione musulmana, i quali hanno voluto comunque contribuire alla manifestazione a loro modo, dimostrando, con la forza sia artistica sia morale della proposta interculturale, la capacità tutta propria di rappresentare drammaturgicamente la tragedia dell’emigrazione, coniugandola perfettamente a un messaggio di umanità alta, dolente e al tempo stesso non chiusa alla speranza di natività “altre”. Insomma, in un momento così delicato come quello attuale, sicuramente un grande e deciso messaggio di speranza e uguaglianza.
Massimiliano Lepera, socio Consolidal
