Chi semina vento raccoglie vento…


…e nemmeno tempesta, come recita il vecchio proverbio. La Calabria delle regionali è percorsa da qualche sciroccata, un poco di libeccio, rara tramontana… niente d’importante, la solita ordinaria amministrazione; i soliti interscambiabili guelfoghibellini e ghibloguelfi a convenienza… Il centro(destra) è messo male come il centrosinistra.
E, come tutti i disperati, i Calabresi aspettano un miracolo, un taumaturgo, un profeta… E farò qui solo questo accenno all’esemplare vicenda di Florindo Rubbettino, cui va il mio inalterato, anzi molto accresciuto rispetto.

Sono gli effetti del vento seminato per decenni; del nulla politico; del niente concettuale; dell’assenza dal dibattito della cultura, dell’imprenditoria, della stessa opinione pubblica. Mai che si facciano sentire le tre o quattro Università; i giornali palesemente foraggiati da chi di turno; la RAI sempre ligia al dovere; i famosissimi e premiatissimi scrittori dei prodotti tipici di Africo; gli antimafia segue cena… Niente, o, al massimo dell’ardire, nobili e generici proclami di virtù.

Ma se la Calabria è, come è, la terzultima tra 360 regioni d’Europa, e ultimissima d’Italia in tutto ciò che non sia negativo, mai che prendano la parola un economista, un ingegnere, un poeta, uno storico, un opinionista sensato, un professore… mai: pare brutto, se no! I partiti non esistono, tranne apparati sulla carta.

In mancanza di qualsiasi idea elaborata e discussa e oggetto di analisi e perciò degna di essere considerata, e in presenza di frasi fatte e generiche lodi o invettive, la prossime regionali paiono un campionato di calcio cui le squadre vogliano partecipare senza allenatore e senza calciatori, anzi pure senza pallone. E magari sognando di comprare un famoso centravanti argentino, che da solo faccia per 11, anzi 12 con il mister.

Ma io continuo a chiedere: in nome di che volete candidare Pinco oppure Pallino? Che intenzioni ha? Da quali esperienze viene? Quali competenze mostra o sostiene di avere?

Non programmi, ragazzi: quelli, se mi date un paio d’ore, ve ne scrivo a decine: per fascisti, per comunisti, per democristiani, per radicali… tanto non li legge nessuno. Idee vere, dico, per risolvere le urgenze, le innumerevoli urgenze della Calabria, e fare buon uso delle risorse potenziali. In questo momento, 18.11.2019, siamo a zero secco.

E chiunque sarà eletto, andrà ad aggiungersi agli inutili e dannosi A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra), uno peggio dell’altro e l’altro peggio dell’uno. Politicamente parlando, s’intende.
A quell’elenco, aggiungete voi i vicepresidenti e assessori, e gli scaldasedie impiegati della Regione.

Ulderico Nisticò