Chi si rivede? La Fornero!


 Ovvero, il coccodrillo, o salice piangente. Del resto, che meraviglia? I Draghi, i Prodi, le Fornero non vengono dalla Luna, e nemmeno sono, come scrive qualcuno, dei biechi cospiratori contro il popolo; ma molto peggio: sono il prodotto automatico di aver studiato, fin dall’asilo, sopra libroni in cui c’è tutto tranne il dubbio. Non ebbero la fortuna di un don Pacifico, il quale, il primo giorno della Seconda media, spiegò l’Iliade nel senso che i Greci avevano ragione e i Troiani pure; e noi, durante l’intervallo, ce ne davamo di santa ragione secondo come ci eravamo collocati. Io, pollo come sempre, avevo scelto Ettore.

 Loro no, loro hanno avuto maestre d’asilo e insegnanti di elementari e medie e superiori e università del tutto incapaci di fermarsi un attimo e riflettere, ma automatici come una ruspa; e ci hanno creduto, e ci credono tuttora. Sono dunque in buona fede, e perciò pericolosissimi. Come Robespierre, che, in buona fede perfettissima, e personalmente onestissimo, decapitò mezza Francia come lui si svegliava la mattina: un giorno i truci feudatari e proprietari, il giorno dopo gli hebertisti e comunisti perché erano contro la proprietà privata. Poi decapitarono anche lui, ovviamente: ma questo è un altro discorso.

 Che pensa, la Fornero? Beh, pensa è un parolone: che ripete a memoria la Fornero? Che tutto è denaro, e tutto ruota intorno al denaro. Non è il denaro che serve a rendere più rapido l’acquisto del pane; no, è il pane che deve rendere denaro; e se costa troppo, il pane, lo eliminiamo; e se la gente muore di fame, meglio, così si spende di meno. Tanto non sono persone, sono statistiche. Lei inclusa: anche lei, credo, per far quadrare il bilancio creperebbe d’inedia.

 Sono una specie di taleb, plurale taleban, superplurale talebani. Anche il taleb è in buona fede, ha studiato: taleb vuol dire studente coranico. Mette una bomba? Niente di male, l’importante è pagina 666.

 La Fornero, per carità, non mette bombe neanche a Capodanno, per risparmiare la polvere da sparo. Però, quando fu lacrimante ministro, che fece di bello? Quello che fanno tutti i regimi fiscalisti della storia: colpì i poveri, che siamo tantissimi e non i ricchi, che sono pochi, e che i soldi sanno loro dove stanno, e non certo alla Posta.

 Come si colpiscono i poveri? Facilissimo: rinviamo le pensioni di un anno; un anno, che volete che sia? E se i giovani restano disoccupati, pazienza, ci pensa papà con il suo anno di fatica in più. Uno, si fa per dire.

 Si aumenta l’IVA di poco, lo 0.999%. Sciocchezze, vero? Ma così aumenta la pasta, il suddetto pane… anzi, gli esercenti arrotondano subito a 1, 2, 3…

 Ma, mi scusi, presidente Draghi, lei non ha detto che la sua amata Europa ci manderà 209… ops, già scesi a 190 miliardi? E che entro luglio ne arrivavano già 25? Sì, ella l’ha detto, e tutti i giornali e tv… ragazzi, fidatevi e ve lo posso dimostrare: erano più liberi di criticare Augusto i suoi amici Orazio e Virgilio, che oggi tv e giornali dragomani!

 Ebbene, se l’Europa ci vuole inondare di denaro, è proprio necessario chiamare la singhiossosa Fornero a mettere tasse e rinviare le pensioni? Vuoi vedere che i denari di Draghi sono come quelli della vecchietta della ricottina?

 E Salvini? Ditemi, che sappiamo di Salvini? Si oppone Salvini alla Fornero? Hic Rhodus, hic salta, Matteo: stiamo in attesa delle prossime mosse. O Salvini farà con la Fornero quello che sta facendo con la Lamorgese?

Ulderico Nisticò