Chiaravalle, 732mila euro per lo storico Palazzo Staglianò


Dal sindaco e dalla consigliera Rizzo stoccate all’esponente di minoranza Vito Maida: “Come al solito, assente e impreparato” 

Palazzo Staglianò diventa “Casa della Cultura”. Per lo storico edificio di Piazza Dante sono in arrivo 732mila euro. Finanziamento ottenuto dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Donato, per rendere la struttura ancora più funzionale e accogliente.

Un progetto fortemente voluto dalla consigliera comunale delegata, Pina Rizzo (FdI), da tempo impegnata sul fronte del rilancio culturale della città delle Preserre. Un lungo elenco di mostre d’arte, concerti, eventi letterari, spettacoli teatrali porta la sua firma. Tornando a Palazzo Staglianò, un’ala diventerà biblioteca-mediateca “inclusiva”, con postazioni per la consultazione destinate ai disabili. Inoltre, verrà allestita una Sala della Musica, con pianoforte dedicato e arredi. La sala convegni, infine, sarà ammodernata sia negli impianti che nel comfort.

Nel rendere pubblica la notizia (“un buon auspicio di fine anno”), sia il sindaco che la consigliera Rizzo hanno colto l’occasione per replicare ad alcune recenti “esternazioni” dell’opposizione. In particolare, l’esponente di minoranza Vito Maida (Pd) è stato tacciato di “assenza e impreparazione” per una sua nota stampa nella quale “ha descritto un suo paese immaginario, privo di iniziative e con tanti disservizi”.

A tale proposito, il sindaco ha rimproverato a Maida una grave “disinformazione”, in particolare sulla Casa della Salute. “Quel progetto – ha sottolineato Donato – è unico in Calabria. Con i cantieri ormai avviati la Casa della Salute di Chiaravalle diventerà presto realtà, dopo un’attesa che durava dal 2009. Ricordo che, la nostra, è l’unica delle vecchie strutture ospedaliere chiuse dalla Regione che, oggi, di fatto riapre, con un investimento di ben 8 milioni di euro. A opera completata, sarà l’unica struttura sanitaria adeguata alle norme sismiche attuali nel territorio di tutta l’azienda sanitaria”.

“Pertanto – ha ribadito il sindaco – duole terribilmente ascoltare le continue inesattezze del consigliere Maida, anche quando parla di un laboratorio analisi che, dal mese di settembre, è tornato a pieno regime e senza disservizi. Ma lui non lo sa. Se poi si vogliono addebitare all’amministrazione comunale le criticità della sanità nazionale e regionale (turn-over bloccato o altro) allora cadiamo solo nel ridicolo… come se il sindaco potesse assumere medici! La verità è che, proprio in tema di sanità, in Calabria ci sono macerie ereditate, sulle quali il governatore Occhiuto sta cominciando oggi a mettere mano. Macerie ovunque. Vito Maida, anche questo non lo sa”.

La stessa “impreparazione” è stata attribuita al consigliere d’opposizione per le critiche sui ritardi di alcuni cantieri “come se non sapesse neanche del Covid, che ha portato a un anno di blocco di tutte le imprese, e dell’aumento dei costi delle materie prime che ha determinato interventi urgenti del governo nazionale per risolvere un problema che ha una dimensione ben più grande di quella che Maida, strumentalmente, riduce a una piccola bega di paese”.

Sulla stessa linea di durezza il “rimprovero” di Pina Rizzo. “Maida ha criticato la rassegna teatrale, citandone i costi – ha specificato l’ex vicesindaco. – Forse non ha letto la delibera, laddove nei suoi conteggi non considera, infatti, tutti i proventi da abbonamenti, biglietti e sponsor, molto presenti e generosi a Chiaravalle”. Infine, ultima stoccata sulla Pro Loco: “Per il rilancio dell’associazione turistico-culturale, da tempo è stato programmato un incontro organizzativo per il mese di gennaio. Anche questo Vito Maida non lo sa…”.