Neri, Rauti, Foti e Maida invocano la convocazione straordinaria e urgente del consiglio comunale
La situazione politica a Chiaravalle Centrale è in fermento. “Da settimane, il sindaco Domenico Donato sembra ignorare una questione cruciale per l’amministrazione locale: il bilancio comunale. Nonostante la richiesta formale di convocare un consiglio straordinario avanzata dall’opposizione, dalla sede di via Castello non arriva alcun segnale” scrivono i consiglieri comunali Emanuela Neri, Giuseppe Antonio Rauti, Claudio Foti e Vito Maida.
A pochi giorni dalla scadenza imposta dal regolamento comunale.
“Il sindaco Donato commette un grave errore ignorando la nostra richiesta”, affermano in una nota congiunta i consiglieri di minoranza, che denunciano apertamente “la gravità della situazione”. Per loro, la mancata convocazione del consiglio comunale non è solo “un atto di arroganza politica”, ma anche “un segnale preoccupante rispetto alla trasparenza amministrativa” Il cuore del problema, sostengono, riguarda la verifica generale del bilancio, l’individuazione di idonee misure di contrasto per riequilibrare diverse voci di spesa ed affrontare soprattutto la situazione debitoria. Un bilancio che registra equilibri mantenuto in maniera artificiosa.
“La situazione è molto seria – sottolineano i consiglieri. – Il bilancio comunale non è un dettaglio tecnico: è il pilastro portante dell’azione politica e amministrativa. Fare finta di nulla significa rinviare un problema cruciale, mettendo a rischio la stabilità dell’ente, inquinando i futuri bilanci ma soprattutto ingannando i cittadini”.
L’accusa è pesante: secondo i consiglieri, il sindaco starebbe adottando “un atteggiamento dilatorio al solo scopo di guadagnare tempo in vista delle prossime elezioni, evitando di affrontare un problema che rischierebbe di compromettere l’immagine dell’amministrazione comunale”.
“Cosa nasconde Donato? Perché non risponde all’allarme lanciato dalla minoranza?”, chiedono i consiglieri, denunciando l’assenza di chiarezza e chiedendo a gran voce un confronto pubblico. “I cittadini hanno diritto di sapere la verità sullo stato delle finanze comunali. Rimandare il problema potrebbe aggravare una situazione già instabile, rendendo ancora più difficile risolvere le criticità in futuro”.
Nel frattempo, “il sindaco tenta di rassicurare la comunità, spacciando la riparazione di un tubo per una grande opera pubblica”. “Una strategia che non fa che alimentare sospetti e preoccupazioni”, affermano i consiglieri. “Il consiglio comunale è il luogo istituzionale per affrontare questioni così importanti. Evitarlo significa svuotare il dibattito democratico e ignorare il mandato elettorale che ci impone di lavorare per il bene collettivo”.
“L’assenza di indicazioni chiare o, peggio ancora, la mancata individuazione di misure correttive adeguate potrebbe aggravare ulteriormente l’intera situazione”, avvertono i consiglieri. “Senza un intervento tempestivo e trasparente, il rischio è di continuare a nascondere le criticità, lavorando con un bilancio che è ormai più virtuale che reale, tanto da rischiare di precipitare in una nuova dichiarazione di dissesto”.
“Non si possono costruire politiche solide su basi così fragili e artificiose”, proseguono Neri, Rauti, Foti e Maida. “Il protrarsi di questa gestione contabile, che sembra più orientata a mascherare problemi che a risolverli, potrebbe trascinare il Comune verso conseguenze irreparabili. Servizi essenziali, progetti futuri e la stessa credibilità amministrativa rischiano di crollare sotto il peso di una gestione che continua a rimandare le decisioni necessarie”.
“È urgente riportare il dibattito sul bilancio in consiglio comunale”, insistono i consiglieri. “È qui che si devono discutere e approvare misure correttive reali, abbandonando ogni strategia di rinvio elettorale. Rimandare ancora significa aggravare la situazione, danneggiando non solo il presente, ma anche il futuro del Comune e dei cittadini”.