Il consiglio comunale convocato senza il punto sul Bilancio richiesto dall’opposizione. Nuovo scontro politico, i consiglieri Rauti, Neri, Foti, Maida annunciano ricorso al Prefetto di Catanzaro per il mancato rispetto del TUEL e dello Statuto comunale.
Durissime accuse arrivano dai consiglieri comunale di opposizione contro il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato. Al centro della polemica, la convocazione del consiglio comunale senza l’inserimento di un punto specifico richiesto dai consiglieri di minoranza: i chiarimenti sullo stato reale delle casse comunali e sulla verifica generale del bilancio in squilibrio.
Un atto che definiscono i quattro consiglieri di minoranza come “arrogante e contrario ai principi democratici”. L’opposizione denuncia la violazione di norme fondamentali come l’articolo 39 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) e lo Statuto comunale, che garantiscono ai consiglieri comunali il diritto di richiedere l’inserimento di punti all’ordine del giorno.
Secondo l’articolo 39, comma 2, del TUEL, infatti, “il sindaco è tenuto a riunire il consiglio comunale e inserire le questioni richieste, qualora almeno un quinto dei consiglieri lo richieda”.
Con quattro consiglieri su tredici firmatari della richiesta, il requisito numerico è pienamente soddisfatto. Anche lo Statuto comunale, che regola il funzionamento interno del consiglio, recependo il TUEL ribadisce il diritto dei consiglieri a promuovere dibattiti su temi di interesse pubblico, obbligando il sindaco a rispettare tali istanze.
Non usano mezzi termini i consiglieri Rauti, Neri, Foti, Maida nel commentare l’accaduto: “Siamo di fronte all’ennesimo atto di arroganza politica e spregio della democrazia da parte del sindaco Donato. Non è solo una questione di mancato rispetto delle regole, ma di una sistematica negazione delle prerogative dei consiglieri comunali, sancite sia dal TUEL che dallo Statuto comunale.”
Basta ricordare i precedenti scontri con l’amministrazione, come il caso della mancata trasmissione del giornale di cassa, su cui il Prefetto di Catanzaro era già intervenuto in passato. “Anche allora Donato aveva ignorato le regole, negando l’accesso a documenti richiesti legittimamente. Solo dopo reiterati solleciti e un richiamo formale della Prefettura, il sindaco si è adeguato, seppure in ritardo”.
Rauti, Neri, Foti, Maida annunciano che presenteranno ricorso al Prefetto di Catanzaro, chiedendo un intervento immediato per garantire il rispetto delle norme e il ripristino dell’agibilità democratica. “È inaccettabile che un sindaco ignori le regole fissate dal TUEL e dallo Statuto comunale. Agiremo nuovamente con il Prefetto per tutelare i diritti dei consiglieri e garantire la trasparenza e il confronto democratico che l’amministrazione continua a negare.”
Per i quatrro consiglieri, il comportamento del sindaco Donato rappresenta un tentativo di “sottrarsi al confronto su temi scomodi, impedendo un dibattito aperto e partecipato”.
In realtà avevamo chiesto “un approfondimento urgente e specifico in merito alla variazione generale di bilancio, alla luce di alcune criticità riscontrate nella gestione economico-finanziaria dell’ente. Una richiesta che nasce con l’obiettivo di riequilibrare alcune voci carenti che potrebbero generare futuri squilibri, di valutare in un’ottica collaborativa nuove soluzioni per far fronte a probabili situazioni debitorie e di garantire un allineamento conforme ai risultati attesi dalla delibera consiliare n. 18 del 19 luglio 2024.
“Cosa teme il sindaco? Perché non vuole affrontare i temi proposti dall’opposizione? Questo atteggiamento mina i principi fondamentali su cui si regge un’amministrazione democratica.”
Il mancato inserimento del punto richiesto all’ordine del giorno aggrava il già teso rapporto tra maggioranza e opposizione a Chiaravalle Centrale. L’opposizione promette battaglia per difendere il proprio ruolo e i diritti dei cittadini. Nel frattempo, i riflettori si spostano sulla Prefettura, che potrebbe essere nuovamente chiamata a intervenire per ristabilire le regole e garantire il rispetto della legalità nel comune delle Preserre.