Chiaravalle, il movimento “Radici e Ali” incalza l’amministrazione Donato: “silenzio assordante” della maggioranza 


Comunicato durissimo sulla gestione comunale: dai ritardi ai tanti “casi” irrisolti

Il movimento civico “Radici e Ali” torna all’attacco dell’amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale guidata dal sindaco Domenico Donato, sollevando una serie di questioni che toccano la gestione economico-finanziaria dell’ente e la trasparenza amministrativa.

“Se da una parte è umanamente comprensibile la difesa a oltranza del proprio operato da parte del responsabile d’area del settore finanziario – si legge nel comunicato del movimento – dall’altra non si capisce la posizione del sindaco che continua a non rispondere sulle questioni di bilancio poste dall’opposizione”.

Un dato su tutti preoccupa il movimento civico: “Alla data odierna, 25 maggio 2025, il consiglio comunale non ha ancora approvato il rendiconto 2024. Un ritardo che stride con quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), che all’articolo 227 stabilisce che il rendiconto deve essere approvato entro il 30 aprile dell’anno successivo”. “Un termine perentorio” sottolinea “Radici e Ali”.

Ma le critiche del movimento vanno oltre i tecnicismi di bilancio. “Un dato emblematico della gestione complessiva – sottolinea il comunicato – è il recente episodio che ha portato il sindaco a parlare in termini di grande entusiasmo sui social per un semplice sfalcio d’erba”. Un episodio che, secondo il movimento, rivelerebbe quanto “la normale amministrazione” venga presentata come “risultato straordinario”.

Forti perplessità vengono espresse anche sulla gestione delle opere pubbliche: “Ritardi, destinazioni d’uso, gestione complessiva che lascia molti interrogativi aperti”, si legge nella nota che non risparmia critiche alla compagine di maggioranza nel suo complesso.

“Pesa il silenzio di assessori e consiglieri comunali di maggioranza che alzano la mano solo su indicazione del sindaco – incalza il movimento – e sembrano destinatari di una incomprensibile consegna del silenzio: o parla il sindaco o niente, oppure si parla solo su ordine del sindaco”. Una situazione che, secondo “Radici e Ali”, mortificherebbe il ruolo stesso degli eletti e il dibattito democratico all’interno del consiglio comunale.

Il comunicato si chiude con una riflessione amara sul futuro della cittadina: “L’andamento demografico parla chiaro, siamo una cittadina in crisi di spopolamento”. Un dato che, secondo il movimento, dovrebbe spingere l’amministrazione a ripensare completamente le proprie strategie, invece di perdersi in quella che viene definita “propaganda spicciola”.

E proprio sul tema dello spopolamento, il movimento “Radici e Ali” punta il dito su quello che considera il simbolo dell’immobilismo amministrativo: la Casa della Salute. Il progetto di riconversione dell’ex ospedale “San Biagio” – che dovrebbe rappresentare un punto di svolta per i servizi sanitari del territorio – si trascina ormai da anni senza che i cittadini vedano progressi concreti.

“Parliamo di ritardi biblici”, sottolinea il movimento nel suo comunicato, “e anche qui registriamo l’assenza totale della voce del sindaco”. Un silenzio che pesa come un macigno, soprattutto considerando che la Casa della Salute potrebbe essere uno strumento fondamentale per contrastare proprio quella fuga di giovani e famiglie che sta svuotando Chiaravalle.

Perché è evidente – e il movimento lo ribadisce con forza – che senza servizi adeguati, senza strutture moderne e funzionanti, diventa sempre più difficile convincere le persone a restare. “Mentre altre comunità corrono e si attrezzano per il futuro”, si legge ancora nella nota, “noi restiamo fermi a contemplare le macerie di quello che fu l’ospedale San Biagio, in attesa di una riconversione che sembra non arrivare mai”.

Un progetto che, nelle intenzioni, dovrebbe garantire servizi di prossimità, ambulatori specialistici, spazi per la medicina del territorio. Ma che nella realtà resta impantanato in quella che il movimento definisce “la palude dell’inefficienza amministrativa”, mentre i cittadini sono costretti a spostarsi sempre più lontano per le proprie necessità. “E intanto – conclude amaramente “Radici e Ali” – Chiaravalle continua a svuotarsi”.