Chiaravalle, presentato in diretta streaming il nuovo libro di Giovanni Sestito


Iniziativa della Consulta comunale della Cultura con numerosi interventi. 

Un libro che segna un salto di qualità nelle produzioni letterarie dello scrittore e poeta chiaravallese Giovanni Sestito. Questo il giudizio finale su “I segreti inconfessabili di Èrato” espresso nel corso della presentazione webinar del volume promossa su iniziativa della Consulta comunale della Cultura di Chiaravalle Centrale. Moderata dalla giornalista Anna Maria Colabraro, la diretta streaming ha registrato numerosi e qualificati interventi.

Dopo i saluti della vicepresidente della Consulta, Paola Sangiuliano, e di Pina Rizzo, in qualità di consigliere comunale alla Cultura, Anna Maria Colabraro ha introdotto il testo, leggendo anche una breve relazione della psicologa Cristina Tino. Ha delineato i temi chiave dell’opera il presidente della Consulta, Francesco Pungitore, seguito dagli articolati commenti del regista Gregorio Calabretta, della segretaria della Consulta, Teresa Tino, del consigliere della Consulta Vincenzo Macrì, dell’artista e cantante Vincenzo Tino, della giornalista Vittoria Camobreco.

Paola Sangiuliano e Pina Rizzo hanno ulteriormente sottolineato le proprie considerazioni personali sul libro. Tutti hanno, poi, declamato una selezione di sonetti incentrati sul grande tema dell’amore. Ma di quale amore ci parla Giovanni Sestito? Non deve trarre in inganno l’ispirazione neoclassica delle rime. Vi è certamente una concezione classica di scrittura secondo ordine, equilibrio, armonia formale: si denota una melodia nelle poesie, con studiate corrispondenze musicali. 

Ma la forma non pregiudica la sostanza. L’ideale di Sestito è reale. Tanto reale da inverarsi, addirittura, concretamente nel corpo di una donna, modella, artista, musa: la calabrese Lidia Stallo. Ed è palese il senso di numerosi sonetti laddove Eros si rivela passione anche fisica, oltre che fascinazione e trasporto emotivo.

Quindi, è un amore umano, vero, a tratti sofferto, com’è nella natura umana, quello che ci descrive Giovanni Sestito, che nulla concede alla retorica e al vago sentimentalismo astratto. Un libro, quindi, da leggere e interiorizzare. Ma soprattutto da recitare, per goderne appieno, lasciando emergere quella musicalità dei versi che ne arricchisce il contenuto.