Chiaravalle – Riflessioni del consigliere di minoranza B. Pelaia (F.I.)


In merito alla replica della maggioranza, in particolare del Sindaco DONATO e del suo consigliere FOTI alle interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza MAIDA, MALTESE e PELAIA, peraltro indirizzate al Sindaco e non al Foti, aventi ad oggetto emergenza coronavirus sul territorio di Chiaravalle, gestione aiuti alle famiglie e beneficio economico previsto dal decreto “Cura Italia”, mette in evidenza lo stato di disagio e astio in cui lo stesso vive perennemente.

Non sapendo cosa rispondere, Foti, ha riproposto il solito repertorio fatto di menzogne, di falsità e attacchi personali, evitando, come al solito, di affrontare nel merito le questioni poste nel merito ed ignorando il contenuto delle interrogazioni. È arrivato, addirittura, ad accusare i consiglieri di minoranza di sciacallaggio e populismo, per il solo fatto di aver presentato delle interrogazioni che, al di là delle elucubrazioni degli amministratori in carica, rappresentavano e rappresentano i sentimenti ed i dubbi di buona parte della comunità chiaravallese.

I consiglieri di minoranza non sono stati mai coinvolti sulla emergenza che ha investito il nostro territorio; né il Sindaco ha ritenuto di affrontare il dramma della Domus Aurea coinvolgendo l’intero Consiglio Comunale, come se il problema fosse solo suo, dedicandosi a rilasciare frequenti interviste ed ossessivi video messaggi. Invece, come tutti sappiamo, il problema è stato ed è tuttora dell’intera comunità Chiaravallese cosa che, con molta probabilità, i nostri amministratori non hanno capito. Alla luce di questi atteggiamenti, delle continue dichiarazioni contraddittorie,degli attacchi gratuiti e scomposti i consiglieri di minoranza, senza guardare al colore politico di appartenenza, hanno ritenuto giusto ed opportuno fare delle iniziative comuni, quali le interrogazioni, per conoscere le intenzioni e le eventuali azioni messe in campo dal Sindaco e dalla amministrazione per venire incontro ai bisogni e alle legittime aspettative dei cittadini Chiaravallesi viste le importanti e cospicue risorse messe a disposizione del nostro comune da parte del governo centrale per la gestione dell’emergenza Covid 19.

Evidentemente tutto ciò ha dato molto fastidio al Sindaco e al suo mastino Foti che, ancora una volta, hanno saputo dimostrare con il livore e la rabbia ingiustificata del linguaggio, la loro insofferenza verso il confronto democratico e la dialettica politica. Disagio ed insofferenza che hanno indotto il primo cittadino, in altre circostanze, ad indirizzare minacce e accuse più o meno velate nei confronti di concittadini che avevano osato esprimere il loro disaccordo sulla sua gestione. In questa ultima occasione, evitando accuratamente di entrare nel merito delle interrogazioni, hanno sventolato cartacce non sapendo, evidentemente, di cosa stessero parlando e forse pensando di intimorire qualcuno attribuendo la colpa all’ex assessore Pelaia di un mancato utilizzo di un finanziamento di 43.000 Euro relativo alla scuola elementare centro; hanno parlato, a sproposito, di debiti fuori bilancio dimenticando, come al solito, la montagna di debiti lasciati dall’amministrazione di cui il Donato faceva parte e che hanno portato il comune al dissesto; altro che capacità o incapacità amministrativa!

Non mancherà l’occasione per discutere di questo e per affrontare anche la tanto agitata questione dei debiti fuori bilancio; di quelli riconosciuti dal Consiglio Comunale e anche di quelli non riconosciuti. Non è però questo il momento e noi riteniamo di capirlo e non consentiamo a nessuno di fare dell’emergenza che sta affliggendo la nostra popolazione una occasione per fare propaganda spicciola e autocelebrazione farneticante. Risponda Il sindaco nel merito delle interrogazioni poste perché anche questo è il suo dovere. Per una volta, anche per rispetto della tragedia che stiamo vivendo, dimostri di avere senso della democrazia e delle Istituzioni.