Chiesa, scuola, polizia. Le istituzioni unite contro i pericoli del web


IMG_4857“Pescati dalla rete, per un’ educazione digitale che libera”. E’ stato il tema del convegno tenutosi lunedì presso il salone della parrocchia del Rosario, a cura dell’ Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare, diretto da padre Gianni Dimiccoli. L’ utilità di internet e le sue insidie, già oggetto l’ anno scorso di un workshop tenuto dalla polizia postate all’ Iis Leonardo Da Vinci, sono state ora il focus dell’ intervento di don Fortunato Di Noto, sacerdote e parroco che opera da anni in difesa dei diritti dei bambini, contro lo sfruttamento e ogni forma di violenza sui minori. Martedì mattina, invece, Carlo Di Noto, fratello di Don Fortunato, ha incontrato gli studenti delle scuole lametine presso l’ auditorium del liceo Campanella.
Presenti all’ incontro anche il vescovo di Lamezia Antonio Luigi Cantafora, Monsignor Raffaele Facciolo della diocesi di Catanzaro-Squillace, suor Maria Teresa Porrello, responsabile della sede Meter di Lamezia, Don Antonio Brando, della parrocchia San Domenico, Don Aldo Figliuzzi della parrocchia Beata Vergine Maria, il padre provinciale Cappuccini di Calabria Giovan Battista Urso, il responsabile della vicaria di Lamezia Don Giuseppe Critelli, Don Carlo Cittadino della parrocchia della Cattedrale, il viceparroco della parrocchia San Giovanni Calabria padre Giuseppe Massara.
IMG_4850Don Fortunato Di Noto ha parlato di come le tecnologie digitali, entrate ormai nell’ uso quotidiano, stiano aprendo al mondo d’ oggi opportunità positive e interessanti. “Ma, allo stesso tempo- ha osservato- sono uno strumento pericoloso per chi non è competente”. Don Fortunato si è soffermato, in particolare sulle “periferie digitali”, espressione da lui coniata per indicare un aspetto negativo della rete. “Chi usa male il web- ha affermato- corre il rischio di naufragare. I principali pericoli a cui va incontro sono la perdita d’ identità, l’ adescamento, il cyber-bullismo e l’ isolamento. Fenomeno, quest’ ultimo, che può sfociare nell’ anoressia o nell’ abulimia”.
Un altro risvolto negativo di internet, denunciato da Di Noto, è la circolazione di foto e video pedofili. “La rete ha favorito la diffusione di questa perversione, consentendo ai singoli criminali di organizzarsi in comunità”.
In un’ intervista a soveratoweb, Fortunato di Noto, ha anticipato la prossima pubblicazione del report Meter 2015 che contiene dati sconvolgenti riguardanti violenze e abusi sessuali sui bambini. “Grazie alle nostre denunce- ha detto- la polizia postale italiana ha potuto identificare e arrestare moltissimi criminali”. Nel contempo, però, Di Noto auspica “una maggiore collaborazione tra le istituzioni, al fine di intervenire in modo più energico e capillare contro questo aberrante fenomeno”.
Don Fortunato Di Noto è pioniere nella lotta alla pedofilia e fondatore di Meter, un’ associazione presente in tutta Italia, con diversi sportelli. Da quando si è costituita, nel febbraio 2014, la sede regionale dell’ associazione Meter Onlus, con sede a Lamezia Terme presso l’ istituto scolastico “T. M. Fusco”, anche la Calabria ha preso parte a importanti iniziative di sensibilizzazione contro gli abusi sui minori. Responsabile della sede locale è Suor Maria Teresa Porrello.
Don Di Noto, esperto in bioetica e sessuologia, ha tenuto 1400 convegni sulla pedofilia. Ha elaborato il codice di autoregolamentazione Internet-minori ed è stato insignito della medaglia di cavaliere della Repubblica italiana per l’ impegno profuso in difesa dell’ infanzia.

Antonella Mongiardo


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