Città e piccoli centri sotto attacco da parte di una concorrenza sempre più “raffinata”


Soverato come tante città e piccoli centri sono sotto attacco da parte di una concorrenza sempre più “raffinata” e attenta ai bisogni in maniera chirurgica. I commercianti “storici” ci siamo seduti tutti sulle nostre comode posizioni di mercato e invece chi sta fatturando si fa in quattro notte e giorno e i risultati li vede. Ci manca lo stimolo, la fame aguzza l’ingegno, chi lavora vende, non voglio fare pubblicità ma chi sa capisce a cosa mi riferisco. Siamo impreparati e per troppo anni abbiamo pensato che sarebbero rimasti marginali o limitati, ora si stanno prendendo il mercato.

Mentre il commercio ONLINE NON può crescere! E’ un mercato già maturo, nel digitale ci sono settori che hanno potenzialità di espandersi nello scambio di beni via web, questo non è il commercio di beni grande consumo. Certo il mercato digitale continuerà la corsa ma bisogna fare una netta distinzione tra quello che è il commercio online e quello che è il digital devices.

Si accende una grande sfida, da una parte il bisogno di cose da vedere, toccare, confrontare, dall’altra il comprare online che ha i suoi limiti, dell’ottenere le cose velocemente e vederle dopo qualche giorno rinunciando quindi all’immediatezza e anche “soffrendo” per qualche disguido sempre più probabile relativo alle consegne della filiera logistica sempre più in affanno e che ha già fatto sentire i suoi limiti.

Il peccato è credere e buttare soldi in sistemi e progetti di commercio elettronico da parte nostra o di catene e nuovi operatori ( anche Amazon) i quali per esempio stanno perdendo vistosamente soldi, margini e investimenti azionari da parte di credeva nel commercio online vedi fondi azionari o anche semplici azionisti che probabilmente vivranno una “nuova Parmalat”. Impariamo a leggere fonti indipendenti osservare o anche semplicemente ritorniamo ad ascoltare i nostri clienti..le soluzioni le suggeriscono spesso loro.

Giovanni Sgrò (Imprenditore)