Cocaina importata dalla Colombia in una sedia, 3 arresti


Tre persone sono state arrestate a Cosenza della Squadra mobile nell’ambito di un’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica, contro il traffico internazionale di droga. I tre arrestati sono accusati di fare parte di un’organizzazione specializzata nell’importazione di cocaina dalla Colombia. La droga veniva poi immessa sul mercato locale dello spaccio.

Erano anche loro destinatari della cocaina nascosta nel telaio di una sedia spedita per corriere dalla Colombia, le tre persone arrestate oggi a Cosenza con l’accusa di traffico internazionale di droga dalla Squadra mobile in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di Cosenza su richiesta della Procura. I tre finiti in manette sono Domenico Baldino, di 54 anni, Andrea Rudisi (37) e Romina Reda 34. L’operazione rappresenta il prosieguo di un’attività avviata nell’agosto scorso quando venne arrestato Antonio Segreti, di 35 anni, compagno di Romina Reda. L’uomo era risultato all’epoca il destinatario del pacco con la sedia all’interno della quale era stato nascosto mezzo chilo di cocaina. “Oggi – ha detto il procuratore aggiunto Marisa Manzini durante una conferenza stampa – aggiungiamo un tassello all’operazione di agosto. Volevamo capire chi ci fosse dietro a quel pacco e abbiamo arrestato i soggetti che, insieme a Segreti, avevano operato per far arrivare a Mendicino la sostanza stupefacente”. Dall’attività investigativa è emerso, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, che Domenico Baldino, grazie a collegamenti con il Sudamerica – la fidanzata è di Santo Domingo – era l’organizzatore del viaggio mentre Segreti il destinatario del pacco e Andrea Rudisi colui il quale doveva consegnare la merce ad altri. “Rudisi, Baldino e Segreti – ha detto Giuseppe Zanfini, capo della Squadra mobile di Cosenza – hanno precedenti penali specifici. Inoltre Rudisi questa mattina ha tentato di sfuggire all’arresto, scappando dalla finestra del magazzino dove dormiva. Gli agenti lo hanno raggiunto e fermato ad un centinaio di metri di distanza”.


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