Codacons: Prefetto rimuova la statua donata da boss a Guardavalle


Il Sindaco in TV: “Se la tolgo mi sparano”.

La mafia vive di simboli. Utilizza soprattutto quelli religiosi, per dimostrare a tutti il proprio potere.
In queste ore hanno fatto scalpore le dichiarazioni “estorte” al sindaco di Guardavalle e relative alla statua che raffigura Sant’Agazio donata dai Gallace, una delle famiglie più potenti della ndrangheta.
Statua che fa bella mostra davanti la sede del comune Jonico.

Il primo cittadino, a microfoni spenti avrebbe rivelato all’inviato di “Striscia la notizia”: “se tolgo la statua mi sparano”.
Sarebbe facile scagliarsi contro il “Sindaco-Don Abbondio”, tuttavia sappiamo quanto sia soffocante il potere della criminalità, soprattutto quando le telecamere si spengono e i Cittadini (ed anche i sindaci) rimangono soli.
Del resto un paese che ha bisogno di eroi…è un paese disperato.

Per questo motivo il Codacons ha formalizzato una richiesta al Prefetto di Catanzaro, affinché provveda immediatamente a far rimuovere quella statua.
“Anche attraverso il genio militare”.
È importante che i cittadini vedano concretamente qual è l’impegno delle istituzioni contro la ‘ndrangheta.

I convegni, i discorsi non bastano, questa è una guerra di liberazione che deve essere condotta attraverso gesti concreti – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons.
Un accorato invito al Prefetto, quindi, affinché faccia rimuovere “un intollerabile simbolo del potere criminale”.
La liberazione della Calabria – conclude la nota del Codacons – passa anche attraverso questi piccoli gesti.

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