Codici regole applicazioni


 Negli ultimi mesi si lamentano molti morti sul lavoro; e stiamo seppellendo le vittime di ignobili (presunti) speculatori del freno. Tutto questo, mentre è il vigore il Codice degli appalti, assieme a uno stuolo di leggi e leggine che dovrebbero garantire la sicurezza di fruitori e lavoratori. A proposito, ci sono infinite leggi che assicurano l’onestà, e invece hanno beccato battaglioni di disonesti del reddito di cittadinanza e sussidi covid, eccetera.

 È banale, per chi conosce Dante (per il 95% della Calabria ufficiale, ignoto), citare il XVI Purg.: “Le leggi son, ma chi puon mano ad esse? Nullo”. Guarda un po’, sembra scritto in calabrese: Nurhu! E Dante pensava alle leggi romane di Giustiniano, mica a quelle di quattro politicanti!

 Il problema non è dunque se ci sono leggi, o se abolirle e modificarle e farne altre. Il problema sono i controlli, le ispezioni senza il benché minimo preavviso, e con ispettori di Milano a Soverato, e di Soverato alle funivie del Piemonte. E ispettori che, se trovano le magagne, vadano subito in Procura; giusto, ma intanto abbiano il potere di assumere provvedimenti di effetto immediato, e senza spazi per ricorso a nessun TAR.

 Per citare non padre Dante ma un anonimo calabrese di secoli fa, “A paura guarda a vigna, no’ a sipala”; per i diversamente calabri: siepe o staccionata o recinto.

 Abbiamo ampiamente dimostrato di sopra che non danno alcuna sicurezza in più le lentezze burocratiche; ma solo rinviano i lavori di mesi e di anni e di decenni. Ed ecco la mia amata Trasversale. Ed ecco… ora vi racconto due fatti, uno di centrosinistra e uno di centro(destra), per par condicio.

 Viene a Soverato il ministro di sx Nesi, circa il 1992, e dichiara, in pubblica adunanza, che la 106 ionica è una questione di priorità europea… quindi, sottinteso, da un momento all’altro…

 2055, arriva a Soverato il ministro di c(dx) Lunardi, e dichiara, in pubblica adunanza, che la 106 ionica è una questione di priorità europea… quindi, sottinteso, da un momento all’altro…

 Siamo nel 2021, e della 106 si è visto solo qualche discutibilissimo rattoppo.

 Ora corre voce che arrivino, a pizzichi e mozzichi, i famosi soldi europei; e che li dobbiamo spendere entro il 2026, se no, tanti saluti. Ebbene, mancano cinque anni, e se facciamo alla Lunardi o alla Nesi, tra cinque anni staremo ancora ad aspettare i comodi di qualche passacarte messo lì per raccomandazione.

 E concludiamo con i subappalti. È lo stesso discorso di prima: controllare (senza preavviso) a chi si danno e come vengono eseguiti; e niente autocertificazione. Detto questo, però, io sono per i subappalti, che darebbero lavoro anche a piccole aziende.

 Se no, pappano tutto le multinazionali. E il ponte Morandi proprio di una multinazionale, era.

Ulderico Nisticò