Compravendita di cocaina “spiata” dai carabinieri, due arresti


Ieri sera, i carabinieri della Stazione di Mesoraca e quelli dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Petilia Policastro (KR) – nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti nell’intera provincia disposte dal Comando Provinciale di Crotone – hanno controllato un 37enne e un 41enne, entrambi del luogo, trovandoli in possesso di cocaina.

In particolare i militari, durante una preordinata perlustrazione, hanno dapprima notato i due, già conosciuti agli atti di quel Comando, discutere tra loro per le vie del centro cittadino, scambiandosi un piccolo plico in cambio di denaro e, successivamente, bloccato, al culmine di un breve inseguimento, l’acquirente, 41enne, petilino, disoccupato, il quale aveva tentato di fuggire a bordo del proprio motociclo, venendo intercettato e sottoposto, dopo una ferrea resistenza, a un’accurata perquisizione personale e veicolare, al cui termine sono stati rinvenuti nella sua disponibilità 50 grammi di cocaina in un unico involucro e 400 euro in banconote di vario taglio.

Contestualmente, i carabinieri si sono recati presso l’abitazione del 37enne, un disoccupato del luogo, perquisendola e trovando, abilmente occultati, 1 busta con 25 grammi della medesima sostanza e diverso materiale idoneo al suo confezionamento. Immediatamente condotti in caserma per il prosieguo degli accertamenti di rito, i due presunti rei, valutate le risultanze investigative acquisite, sono stati arrestati, rispettivamente, il 37enne, per “spaccio di sostanze stupefacenti”, mentre il 41enne, per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e “resistenza a un Pubblico Ufficiale”, condotti presso la Casa Circondariale di questo Capoluogo e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dello svolgimento dell’udienza di convalida e dell’eventuale processo con il rito direttissimo.

I materiali e la droga, sulla quale saranno effettuati gli opportuni accertamenti merceologici per stabilirne la quantità di “principio attivo”, sono stati sequestrati penalmente.