Comuni, comunicchi, PNRR e soldi che perdiamo


 La Calabria ha tre miliardi da spendere di PNRR entro il 2027, e ancora siamo all’anno zero e mese zero; se non li spende, li perde, come del resto fa dal 1970 senza eccezione alcuna. Quando li perderemo, qualcuno se la prenderà con i Borbone e qualcun altro con Cavour: entrambi senza avere la minima idea nemmeno in che secolo vissero e i re e il loro eversore. Qualcun altro griderà che abbiamo avuto Pitagora, e anche in questo caso senza manco aver studiato le tabelline pitagoriche, e figuratevi il teorema; quanto alla filosofia… scherziamo?

 Parte di quei soldi dev’essere spesa dai Comuni calabresi. Ebbene, la Calabria enumera 404 Comuni per una popolazione effettiva di 1.500.000 anime; la stragrande maggioranza dei borghetti è molto al di sotto dei 2.000 abitanti, quando non sotto i 500; e anche i 500, vorrei sapere se esistono davvero.

 Tali comunicchi dovrebbero progettare a livello europeo, mettere nero su bianco in italiano e tradurre in francese o inglese, e poi, una volta ottenuti i soldi, spenderli sul serio: spenderli, non “impegnarli” alla Oliverio o “progetti sponda” alla Chiaravalloti, che furono solo chiacchiere al vento di terra, ma spenderli in contanti. Secondo voi, cari lettori, è cosa per il paesello di Fontanaseccadisotto, in antichissima rivalità con il confinante Fontanaseccadisopra?

 Io ieri mattina ho zappettato un poco della mia piccola estensione di terra; di zappettarla tutta, a cominciare dalla decespugliazione, non sono in grado, non ho tempo, non ho le forze fisiche… Che farò? Chiamo qualcuno giovane (e che non debba scrivere, impellenti, due lavori teatrali come io, ieri tra una vangata e l’altra, ho pur fatto), lo pago, e tanti saluti. Lo pago, non vuol dire che lo assumo a vita; ma che gli commissiono il numero di ore necessarie e sufficienti, e poi ci vediamo la prossima primavera. 

 Non so se è chiaro. E invece sia certi sindacati amanti dell’assistenzialismo, sia certi amici miei meridionalisti della domenica odiatori a sangue di Francesco Crispi se sapessero chi fu, che cosa pensano? Che il PNRR sia una buona scusa per ASSUMERE, per estendere a iosa il POSTO FISSO, magari trasmissibile agli eredi.

 Capite perché la Calabria è l’ultima d’Europa? perché tutto ruota intorno al posto fisso; meglio se con scarsa prestazione d’opera.

 Che fare, invece? Beh, secondo me è tutto molto semplice:

  1. Obbligare i Comuni (ovvero, comunicchi) a consorziarsi per almeno 20.000 abitanti, e fare progetti unici.
  2. Pagare A TEMPO DETERMINATO dei tecnici seri e capaci, e che se ne freghino dei parenti del sindaco pro tempore. Finito il progetto, a casa.
  3. E tutto questo non nel 2026, cioè pochi mesi prima della scadenza, ma entro la fine del corrente mese di aprile 2023. E siamo già in ritardo.
  4. Urge un intervento della Regione: e con modi secchi!

 Se nel 2027 l’Europa si ripiglia i soldi e li gira a Praga, Lubiana, Milano, Tallin, Le Havre… chi so io condannerà la memoria di Costantino Nigra. Chi era? Beh, qui, per decenza, non posso: in privato, se volete, vi canto la canzoncina goliardica.

Ulderico Nisticò