Con “Dammi un attimo” riprende a Badolato l’attività della residenza artistica MigraMenti


Dopo la lunga maratona estiva conclusasi a settembre, che ha visto andare in scena tre opere di compagnie e artisti calabresi, “U figghiu” di Saverio Tavano, “Badolato Amore Amaro” di Francesco Gallelli e “Gli arrovesciati” di Giorgio Cardinali e Caterina Mannnello, prosegue l’attività culturale annuale della residenza artistica MigraMenti al Teatro Comunale di Badolato, sotto la guida e direzione artistica di Luca Maria Michienzi ed Anna Maria De Luca.

Domenica 25 ottobre, alle ore 18.00, al Teatro Comunale di Badolato, verrà proposto, in anteprima regionale, lo spettacolo “Dammi un attimo” scritto, diretto e interpretato da Francesco Aiello e Mariasilvia Greco e con Maria Canino. I tre artisti ospitati in residenza proprio a Badolato, hanno trascorso un periodo di 15 gg di studio, ricerca e perfezionamento del testo che verrà rappresentato, e mostreranno l’esito di questo interessante e bel lavoro, per condividerne coll’ormai fidelizzato pubblico di area jonica i risultati scenici.

Questa è la seconda residenza selezionata attraverso un bando pubblico sul territorio nazionale che ha visto la candidatura di oltre 80 artisti e compagini del teatro e della danza.
Nei mesi di luglio, settembre e ottobre è stato ospitato Fabio Butera, artista internazionale di origine calabrese noto per la sua lunga collaborazione con l’Odin Teatret di Holstebro di Eugenio Barba, per il quale ha creato alcune delle maschere dei suoi più importanti spettacoli. Il 7 ottobre ha presentato il suo studio “Passi sulla mia testa” drammaturgia originale basata su una poesia di Arturo Giovannitti, The Walker, su tre frammenti poetici, in dialetto calabrese, di Michele Pane, Capitabussa, Foerbandita, Azzarelleide, e su un frammento di un articolo di Emilio Grandinetti.

La prima metà di novembre a usufruire del contributo di residenza, reso possibile grazie al cofinanziamento di Mibact e Regione Calabria – dipartimento Cultura, sarà il romagnolo Enrico Formaggi con il suo “Zong”, progetto solista di creazione, che trae ispirazione da una tragica vicenda storica del 1781 di una nave nigeriana che testimonia la disumanizzazione degli schiavi da parte della cosiddetta “società civile”.

La sfida di Formaggi è quella di raccontare attraverso il linguaggio del circo contemporaneo e del teatro una storia antica che ha inevitabili punti di contatto con l’attualità.
In due momenti diversi, fine novembre e febbraio 2021, sarà la danzatrice emiliano-romagnola Valentina Pagliarani, che con il suo progetto “di ordine selvatico/m.u.d.a.n.z.e” volgerà la sua ricerca alla creazione di un dispositivo performativo e relazionale che coinvolge diverse comunità, dai bambini agli adulti, sia in fase di residenza che nella performance partecipata. Lo studio nasce dal bisogno di interrogare la relazione tra il corpo e lo spazio che percepiamo come casa, indagando anche il fragile attraversamento di spazi – tempo tra reale e virtuale e riflettendo intorno alla mappa di un presente che orienta i nostri corpi verso la distanza.

La selezione della Pagliarani è stata effettuata direttamente da Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia – sezione Danza, vincitore dei più prestigiosi premi nazionali, e riconosciuto internazionalmente come uno dei grandi maestri della danza contemporanea, il quale prende parte al progetto MigraMenti come Direttore Artistico della sezione Danza. Sieni, proprio a settembre, per la prima volta in Calabria, ha tenuto un laboratorio intensivo di tre giorni rivolto a danzatori, performer, coreografi, attori e registi, dal titolo “Sulla questione del gesto” e ha realizzato un innovativo percorso di audience development dal titolo “Palazzo Arte”, rivolgendosi ai semplici cittadini dei borghi di Badolato e Riace, cercando di creare le basi per di un pubblico nuovo, attivamente coinvolto e partecipante, diverso, facendo i conti anche con le barriere economiche, sociali, psicologiche e fisiche. Di questi incontri è stato realizzato un documentario dal filmaker soveratese Enrico Ventrice, che sarà presentato a fine progetto.

La presenza di grandi maestri italiani ed europei, al servizio di MigraMenti, ha visto svolgere, al Teatro Politeama di Catanzaro, un lunghissimo ciclo di lezioni sull’arte della recitazione denominato “Quarta Parete” diretto da Mauro Avogadro, docente della scuola di formazione del “Piccolo Teatro” di Milano e dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. La docenza di Avogadro è stata condivisa e sostenuta da Gianvito Casadonte, Sovraintendente della “Fondazione Politeama – Città di Catanzaro” e dal suo direttore generale Aldo Costa.

Le attività del polo di formazione artistica SPAc (Studies on Performing and Acting) si chiuderà a gennaio con la presenza della Voice Coach olandese Sabine Van Der Steur, che realizzerà un seminario intensivo sulla voce e sul suo corretto utilizzo intitolato “Voice Work”, che era inizialmente previsto per il mese di marzo, ma ovviamente rimandato al 2021 causa pandemia da Covid-19.