Confartigianato Imprese Calabria spera in Minoli per la ripartenza del cineaudiovisivo


La crisi sanitaria dovuta al nuovo Coronavirus non ha risparmiato conseguenze nefaste a nessun settore economico, nemmeno a quella della cinematografia e dell’audiovisivo. Un settore che è stato al centro del dibattito sul finire dello scorso mese di maggio, in occasione degli incontri fra il vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì e il Presidente della categoria Cineaudiovisivi di Confartigianato Imprese Calabria, Gianluca Gargano, al quale ha preso parte anche il segretario regionale Silvano Barbalace.

I dati riferiti dal gruppo di Cercotech parlano di un particolare comparto produttivo che per la sola Calabria riguarda circa 300 maestranze tecniche e artistiche, oltre ad attrici ed attori, comparse, società che si occupano di produzione e post-produzione. Un settore di certo piegato dal blocco delle attività per le risapute ragioni sanitarie, ma anche del cambiamento tecnologico: sono sempre di più gli effetti scenici e la riduzione dei processi di post-produzione che vengono in gran parte sostituiti dal digitale, con una contrazione del fabbisogno di figure tradizionali come gli scenografi, i truccatori, gli stuntman e le stesse sale cinematografiche soppiantate dalla visione on-demand via Internet.

Alla fine degli incontri di maggio era arrivata la proposta programmatica per illustrare la visione prospettica degli operatori del settore, per il rilancio del comparto calabrese negli anni a venire. Al contempo la Regione ha promesso la costituzione di un tavolo tecnico permanente per questo comparto, in un’ottica lungimirante di esportazione oltre confine dell’immagine della Calabria.

La divisione di Confartigianato dedita al sostegno di chi opera nell’industria del cinema era molto attiva già prima della quarantena, con un focus rivolto alla formazione professionale specifica per lavorare in questo settore. Già mesi fa l’associazione aveva inoltrato all’amministrazione regionale calabrese la proposta di inserire 11 nuove figure professionali del cinema nell’elenco delle professioni da essa riconosciute istituzionalmente, oltre alla revisione di altre 11. L’obiettivo è sempre stato ambizioso: condurre la Calabria ad avere 23 figure professionali normate, piazzandosi in vetta per offerta formativa settoriale in Italia.

La confederazione confida molto sulla recente nomina del neo commissario straordinario per la Film Commission regionale, Gianni Minoli. Un indiscusso giornalista, autore televisivo, sceneggiatore, docente accademico con un passato anche in veste di dirigente nell’ambito radiotelevisivo. Un profilo di alto livello in grado di dare un forte nuovo impulso, per il rilancio del settore in severa asfissia.

Il dottor Minoli è anche un grande esperto del mondo digital con applicazioni nel video e audio, ciò che serve fortemente al rinnovamento e all’apertura di questa industria verso una competizione senza confini. Non c’è motivo di dubitare che le nuove strategie passeranno anche dalla produzione di documentari, per far conoscere meglio la terra di Calabria anche sotto il profilo del turismo culturale alquanto sconosciuto: una possibile mossa vincente per tutta la filiera, soprattutto ora che l’Italia intera è avviata alla riscoperta dei propri tesori spesso snobbati in favore di mete straniere più propagandate commercialmente anche se hanno meno da offrire.