Conoscere la cultura calabrese… in Calabria


 Vogliono far conoscere Corrado Alvaro a livello internazionale? Detto così, parrebbe una cosa utile, se non fosse che Corrado Alvaro è già conosciuto, conosciutissimo a livello nazionale e internazionale, e poco noto, e anche travisato, in Calabria. Alvaro visse e operò a Roma, e, in anni difficili anche per rapporti politici, visitò l’Unione Sovietica, allora un buco nero per tutta Europa e per l’America; e si spinse in Turchia, allora non facile da trattare.

Lavorò per i giornali, il teatro e il cinema, toccando moltissimi temi. In mezzo a tutto questo, nel 1930 pubblicò una raccolta di tredici novelle, con il titolo di “Gente in Aspromonte”, entrando in un filone che lo accosta sì a Verga, ma anche, e in parte soprattutto, alla visione poetica del popolo nelle dannunziane “Novelle della mia Pescara”. Mise assai raramente piede in Calabria, e meno che meno a San Luca. Insomma, è vero che Alvaro va fatto conoscere, ma ai Calabresi, perché gli altri lo conobbero benissimo. E fatto conoscere per quello che fu, non per luoghi comuni.

Lo stesso per Luigi Giglio, che finalmente hanno deciso di ricordare anche a Cirò e in Calabria; mentre ogni studioso del ramo sa che a lui si devono i calcoli per i quali papa Gregorio XIII nel 1582 riformò il calendario come oggi è usato in tutto il mondo come misura civile del tempo. Nel 2010, centenario della nascita, passò sotto silenzio. Oggi pare che vogliano far conoscere persino in Calabria il Giglio già notissimo a livello internazionale.

E Gioacchino? Ma ogni dantista del pianeta Terra sa che la “Divina Commedia” è in larga parte ispirata al pensiero e agli schemi gioachimiti; solo in Calabria (tranne qualche raro specialista) si contentano del fatto che è “citato” in Par. XII. Ignorando, in Calabria, che Dante cita molte e molte centinaia di morti e vivi e dotti e papi e imperatori e re e amici e parenti; e che almeno due terzi di loro avrebbero pagato per non essere ricordati, generalmente in situazioni poco lodevoli!

E persino san Francesco di Paola, che per secoli fu venerato in Francia e Spagna e Germania (la sapete la birra Paulaner?)… la Calabria ha fatto pochissimo e nel 2007, dies natalis al Cielo, e nel 2016, nascita terrena, e nel 2019 santificazione.

Coraggio, facciamo conoscere in Calabria i calabresi altrove già noti.

Ulderico Nisticò