Consiglio regionale, ovvero la Calabria si fa sempre ridere dietro


consiglio_regionale Il Consiglio regionale è stato eletto il 23 novembre 2014, esattamente due anni fa. Ieri, 22, si è appreso che la Corte Costituzionale, richiesta dal TAR, ha espresso parere di parziale incostituzionalità sulla legge elettorale regionale, e che quindi la Ferro dev’essere riconosciuta eletta consigliere regionale. Attenti, così stanno le cose: la sentenza la deve pronunziare il TAR, non la Corte. Passerà ancora qualche tempo, con i ritmi non proprio vorticosi della nostra amata e venerata magistratura. Diciamo però che il TAR non può esprimere sentenza difforme dal parere della Corte, e quindi diamo per sicuro il riconoscimento dell’elezione della Ferro. Osservazioni:

  • Il Consiglio regionale uscente ha approvato la legge elettorale quando era in regime di prorogatio: in non faccio il giurista, ma, secondo me, sarebbe tutto illegittimo.
  • Con mezza illegittimità, la Ferro, salvo complicazioni, prende il posto. Ma il posto di chi? E già, mica ci può essere un consigliere in più; perciò, uno che c’è ora se ne deve andare a casa. Candidati al congedo sono Mangialavori e Morrone.
  • Con quali criteri il TAR deciderà la vittima? Ricordo a me stesso che i consiglieri sono eletti su base provinciale, e che quindi va fatto un calcolo proporzionale… Insomma, un bel guaio.
  • Poniamo che il TAR decisa per uno dei due. Questi non si sognerà mai di far le valige con tanti saluti, bensì come minimo opporrà un ricorso al TAR, al Consiglio di Stato, all’Areopago; male che vada, chiederà un’ordalia con sfida alla spada o attraversamento di carboni ardenti.
  • Intanto, passano almeno altri due anni come sono passati dal 23/11/ 2014 al 23/11/2016; e siamo al 23/11/2018; più qualche rinvio per menarca della nonna del cancelliere, ed ecco il 23/11/2019; e si va a votare di nuovo. Volete scommettere che dal Consiglio regionale non se ne va nessuno?
  • E se qualcuno, niente niente, dovesse trovare illegittime le leggi approvate non da 30 ma da 31 consiglieri, uno dei quali in posizione dubbia. E giù ricorso all’Areopago, al TAR, al Consiglio di Stato.
  • Se non bastasse, vi faccio notare che la Ferro, il Mangialavori e il Morrone sono dello stesso partito, e, si suppone, lo saranno dello stesso gruppo consiliare. Wanda Ferro per prima ha dichiarato di aver combattuto da sola, senza alcun aiuto dai suoi “amici”, forse poco lieti del suo arrivo.
  • La Calabria si fa sempre riconoscere?

 Annunzia la Ferro che, da quando lei sarà in Consiglio, inizierà l’opposizione. Il che, tradotto in termini spiccioli, significa che finora l’opposizione di centro(destra) non c’è stata. Sono d’accordo con… no, la Ferro è d’accordo con me, che lo vado ripetendo un paio di volte la settimana. Né la Ferro ha mai mostrato alcuna volontà di opporsi pur non essendo in Consiglio, come giornali e tv.

 Ma la voglio prendere in parola. Per fare l’opposizione alla Giunta di Alto Profilo e ad Oliverio, non serve fantasia: è nella natura delle cose.

 Hic Rhodus, hic salta. Non vedo l’ora che la Ferro sieda in Consiglio, per provare il brivido di qualcuno che, in Consiglio, si opponga, in mezzo a tanti plauditori scritti e parlati di Oliverio. Avrò la gioia di una tale emozione? Boh, aspettiamo.

Ulderico Nisticò


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