Consulenti regionali?


 Corre voce che la Regione Calabria abbia nominato un certo numero di consulenti. Siccome è un vizio vecchio, dal fatale 1970, e siccome io sono un cittadino calabrese che, con le tasse, paga anche addizionali regionali, vorrei urgentemente sapere:

1.     Se è vero che la Regione ha nominato dei consulenti.

2.     Se ciò è legale in regime di prorogatio, cioè quando la Regione dovrebbe badare solo all’ordinaria amministrazione.

3.     Se questi consulenti sono stati nominati a seguito di un avviso, di un bando… 

4.     Chi sono questi consulenti, di cui vorrei conoscere nome e cognome e qualifica.

5.     Qual è il loro curriculum, eccetera. E ciò con particolare riguardo alla cultura nel senso genuino del termine, un’attività che la Regione Calabria ignora.

6.     Quanto vengono pagati, e in cambio di che, i consulenti.

7.     Varie ed eventuali.

 Alla Regione, secondo me, conviene rispondere, soprattutto al punto 4, prima che io mi giovi della legge sulla trasparenza e roba del genere.

 Attenzione, non ce l’ho in particolare con Spirlì, ma anche con i seguenti signori: A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra); la Santelli, per otto mesi; tutti illustri signori che hanno condotto la Calabria ad essere la terzultima d’Europa in media, e ultima in molti settori. Complimenti vivissimi.

 Il 3 e 4 ottobre prossimi io potrei avere molto da fare. Lo so che non cambia niente, ma almeno non avverrà con la mia matita.

Ulderico Nisticò