Continuano le attività di lotta alla Processionaria del pino pianificate dai tecnici di Calabria Verde e dell’Arsac


Continuano le attività di lotta all’avanzata del parassita Thaumetopoea pityocampa, comunemente noto come Processionaria del pino, pianificate dal Comitato Tecnico composto dai tecnici dell’UOA Forestazione, dell’ente Calabria Verde e dell’Arsac, oltre che dai rappresentanti dell’ente Parco nazionale della Sila, con il supporto scientifico del Dipartimento Pau-Laboratorio di Entomologia ed Ecologia Applicata e del Dipartimento di Agraria dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.

In particolare, sull’altopiano silano, nelle ultime ore sono state avviate le attività affidate al personale di Calabria Verde sotto il coordinamento del commissario straordinario dell’azienda, Giuseppe Oliva, con la rimozione dei nidi prima nell’area adiacente alla sede del Parco della Nazionale della Sila, a Lorica, e successivamente lungo la provinciale (SP 211) che da quest’ultima località conduce alla SS 107 Silana – Crotonese.

Le attività messe in campo riguardano, nello specifico, l’istallazione di trappole sul tronco dei pini infestati, per intercettare le larve lungo la discesa in apposito sacchetto contenente del terriccio e la rimozione meccanica dei nidi attraverso la recisione meccanica dei ciuffi di aghi infestati con apposite cesoie estensibili .I nidi rimossi vengono raccolti in  gabbie appositamente costruite, capaci di consentire la fuoriuscita soltanto degli insetti cosiddetti parassitoidi e competitori del lepidottero trattenendo la Thaumetopoea pityocampa, garantendo così la preservazione della biodiversità. Nelle attività di lotta sono impegnati operai idraulico forestali appartenenti al distretto di San Giovanni in Fiore, preventivamente formati ed equipaggiati con dispositivi di protezione individuali appropriati, dotati di attrezzature occorrenti per eseguire il prelievo dei nidi. Le azioni di contrasto continueranno per le prossime settimane e saranno diversificate in funzione del periodo vegetativo delle piante e del ciclo fenologico del lepidottero non escludendo l’impiego di mezzi speciali idonei e capaci di irrorare i nidi con prodotti appropriati ed autorizzati alla lotta biologica.