Coronavirus, Spirlì: “giovani calabresi emigrati per studio o lavoro restate in Calabria”


Nel momento più buio, della preoccupazione, dell’ansia e della paura, molti di voi sono tornati in Calabria. Quando questa emergenza sarà passata non partite, restate. In Calabria si sta bene.

Lo dico ai giovani universitari. Sono circa 30 mila i nostri studenti fuorisede che, ogni mese, portano fuori dalla nostra Regione circa 30 milioni di euro. Tutti soldi sudati in Calabria e spesi altrove per il mantenimento. Soldi che potrebbero rimanere qui, nella nostra Terra.

Le nostre università non hanno niente da invidiare alle università delle altre regioni. Restate in Calabria, riflettete sulla possibilità di studiare qui. Il mio invito è rivolto anche a tutti gli artigiani emigrati. Ora che siete tornati restate! Rimettete in piedi le vostre attività nella vostra terra. Se il terrore per il coronavirus vi ha spinto a fare ritorno a casa, ritenendo questa Terra un paradiso, (e i numeri ci danno ragione) vi prego di pensarci: restate qui e aiutate voi stessi, la vostra famiglia. Il tempo c’è.

Riflettete sull’opportunità di rimanere. Se la Regione vi può dare una mano… Beh, lo faremo! Rifletteremo insieme. È un invito fatto col cuore. Restate, uniti ricostruiremo la Calabria.
Così Nino Spirlì, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria